Apple potrebbe essere obbligata a indicare maggiori dettagli sulle funzionalità AI dei suoi sistemi operativi. Un gruppo di azionisti intende capire se Apple stia davvero lavorando con princìpi etici relativamente all’addestramento dell’AI.
Apple ha sempre messo in primo piano il rispetto per la privacy e promette di continuare a farlo con l’intelligenza artificiale, sottolineando che nessun dato privato viene inviato senza il consenso dell’utente, e spiegando che in caso sia necessario farlo, questi dati vengono inviati in forma anonima. Tuttavia, azionisti riuniti sotto il nome di National Legal and Policy Center (NLPC) affermano di essere preoccupati dai legami di Apple con partner di terze parti (es. Google) e vogliono sapere se i dati utilizzati dalla Mela per addestrare la sua IA sono ottenuti in modo etico.
Lo riferisce il sito 9to5Mac spiegando che una specifica richiesta è stata messa ai voti e sarà valutata dagli azionisti nell’ambito dell’assemblea annuale degli azionisti del 25 febbraio.
Aziende quali OpenAI, Google e Meta sono notoriamente poco attente a questioni che riguardano la privacy (e non si fanno scrupoli a usare i dati degli utenti per l’addestramento delle rispettive AI).
Da più parti emergono dubbi sui dati personali raccolti dalle AI, quali sono le fonti usate, le finalità, in che modo avviene il trattamento degli stessi.
Nella proposta della NLPC si legge: “Privilegiando l’AI etica e orientata alla privacy, Apple può distinguersi in un settore dove la fiducia degli utenti è fondamentale. Con il crescere di pressioni normative e aspettative dei cittadini che si spostano verso la trasparenza e il controllo dei dati, la dedizione di Apple verso una AI responsabile permetterebbe di salvaguardare non solo la sua reputazione ma anche di aumentare il valore degli azionisti. Adottare una posizione che metta al primo posto la privacy, renderebbe Apple leder nella tecnologia etica, allineata a valori sociali e a quelli dei consumatori”.