R. Andre Klein, un azionista Apple, ha fatto causa ad Apple accusando Steve Jobs, Tim Cook ed altri dirigenti della Mela di violazione del dovere fiduciario, cattiva gestione, spreco aziendale, nonché la violazione del dovere di fornire servizi onestamente legalmente. La causa fa riferimento agli accordi di non assunzione che hanno coinvolto le aziende della Silicon Valley, portando le società a non assumere dipendenti della altre aziende appartenenti al cartello, di cui facevano parte fra le altre Apple, Google, Comcast, Cingular, e molte altre, per evitare così l’aumenti fisiologico dei salari.
Secondo quanto riportato dalle ultime risultanze processuali, fu proprio Steve Jobs l’eminenza grigia responsabile della nascita di questo cartello, che violava le leggi antitrust e che ha portato Apple in tribunale. Secondo Klein l’accordo di non assunzione ha portato allo spreco di ingenti somme di denaro a causa di anni di occasioni perdute per assumere dipendenti più qualificati che sono stati impiegati in altre società; a questi si sommano i costi sostenuti per difendersi dalla recente class action per violazione delle leggi antitrust, i costi sostenuti per difendersi dalle accuse dal Dipartimento di Giustizia, e l’ovvia perdita di reputazione agli occhi dei medie e del pubblico.
Oltre a Steve Jobs e Tim Cook sono stati accusati anche altri dirigenti ed ex dirigenti della Mela come William Campbell, Fred Anderson, e alcuni membri del consiglio di amministrazione come Mickey Drexler, Art Levinson, Robert Iger, e Andrea Jung.