Il valore delle azioni Apple è letteralmente esploso nel giro di pochi anni: l’epopea della multinazionale sull’orlo del fallimento alla fine degli anni ’90 che è diventata dopo il ritorno di Jobs una delle società più ammirate e quotate al mondo è ben nota. Un ottimo indicatore dell’incredibile successo di Cupertino è così dato dal confronto del valore di un pacchetto di azioni Apple dell’era pre Steve Jobs con il totale calcolato alle quotazioni attuali.
Anche Microsoft, per un breve periodo della propria storia, è stata azionista di Apple. L’acquisto di 150 milioni di dollari di azioni Apple era parte degli accordi di pace siglati da Apple e Redmond nel 1997. Con il suo ritorno a Cupertino Steve Jobs tagliò tutti i rami e i prodotti non essenziali per la sopravvivenza di Apple e decise di porre fine alla lunghissima diatriba legale che da anni vedeva i due colossi scontrarsi su brevetti e tecnologie di Mac OS X presi come spunto e molto imitati nelle prime versioni di Windows. Con l’accordo voluto da Jobs, Apple e Microsoft siglarono un accordo di licenza sui relativi brevetti: Apple si impegnò a utilizzare Internet Explorer per 5 anni come programma di navigazione web preinstallato nei Mac, mentre Microsoft si impegnava sviluppare e aggiornare Office per Mac.
Anche se la pace tra Cupertino e Redmond fu accolta con disapprovazione dagli appassionati Mac più fedeli, portò evidenti vantaggi per entrambe le società. Per quanto riguarda l’acquisto da parte di Microsoft di 150 milioni di dollari di azioni Apple, si trattava di un investimento limitato per il budget Microsoft di allora: riversò denaro nelle casse della Mela e, con il capovolgersi delle sorti di Apple, avrebbe potuto generare ingenti profitti non previsti e non calcolati per Bill Gates e soci. Tuaw ripercorre la storia di questo investimento e riporta che Microsoft vendette le proprie azioni Apple nel 2003, guadagnando certamente qualcosa rispetto alla quotazione iniziale. Il guadagno sarebbe però risultato stratosferico se Redmond avesse deciso altrimenti conservando le azioni Apple fino ai giorni nostri: venduto oggi quel pacchetto azionario acquistato per 150 milioni di dollari varrebbe la fortuna di oltre 21 miliardi di dollari.