Apple, Amazon e Google sono tra le aziende meno trasparenti al mondo. Questo, almeno è il giudizion di Transparency International, che ha messo sotto la lente di ingrandimento i big hi-tech assegnando loro punteggi molto bassi.
Il report intitolato Transparency in Corporate Reporting pubblica un’interessante classifica di 124 fra le aziende più produttive al mondo e quotate in borsa, offrendo un triplice giudizio a sulla trasparenza riguardo i programmi di anti corruzione, la trasparenza all’interno dell’organizzazione e le divulgazione di informazioni relative all’azienda Paese per Paese.
Molte della principali aziende aziende non ottengono nemmeno 3 punti su 10: IBM e Samsung si fermano a 2.9, Apple 2.7, Google 2.2 e Amazon uno striminzito 2.0, superate da società come GazProm o Banco Bradesco. In particolare Amazon, Apple, Google e IBM si rifiutano tutte di pubblicare la lista completa dei Paesi in cui operano anche con le loro controllate.
Interessanti poi altri resoconti del report da cui emerge come le più virtuose siano le aziende Europee, 7 nella top ten, fra le quali spicca l’italiana ENI davanti a tutti, e come le peggiori si confermino le aziende asiatiche, che si aggiudicano 8 delle ultime 10 posizioni fra le aziende meno trasparenti al mondo. Solo Vodafone, in seconda posizione, ottiene una media di valutazione positiva in tutte le tre categorie prese in esame, mentre molte aziende si rifiutano di rendere pubbliche le loro donazioni politiche, incluse anche 28 aziende USA, dove le lobby dovrebbero operare alla luce del sole. Chi fosse interessato può scaricare o leggere il report nella sua interezza sul sito ufficiale.