Tutte le più importanti società dell’industria automobilistica e big nel settore IT, Apple inclusa, stanno lavorando agli autoveicoli autonomi, tecnologia che potenzialmente potrebbe migliorare sensibilmente la sicurezza sulle strade. Rimane da risolvere il problema della responsabilità in caso di incidenti, determinare come calcolare la percentuale di responsabilità in caso di sinistri. Un’interessante presa di posizione arriva da Volvo. Håkan Samuelsson, CEO della società svedese, ha detto che la sua azienda è pronta ad assumersi le piene responsabilità in caso di incidente provocato da un veicolo a guida autonoma. Volvo probabilmente sta studiando accordi ad hoc con le assicurazioni, una mossa che potrebbe spingere anche altri produttori a fare lo stesso. Samuelsson chiede ad ogni modo agli stati USA ma anche all’Europa una proposta di armonizzazione globale di regole e leggi al fine di disciplinare la presenza di veicoli autonomi sulle strade. Negli USA al momento solo in alcuni stati sono accettati questo tipo di veicoli ma ogni stato ha sue specifiche regole per la circolazione.
Volvo da tempo sta sperimentando veicoli automatici; alcune auto a guida semi autonoma sono già in circolazione sulle strade svedesi e il produttore ha dichiarato che entro il 2017 i primi clienti reali utilizzeranno 100 Volvo semi automatiche sulle strade pubbliche: il primo progetto di guida autonoma su larga scala al mondo. Il progetto è realizzato grazie a una collaborazione tra Volvo Car Group, Ministero dei Trasporti svedese, Ente Trasporti svedese, Politecnico Lindholmen e Città di Göteborg, ed è sostenuto dal governo svedese.
Tra i vantaggi delle auto che si guidano da sole, Volvo evidenzia interventi inferiori su freni e acceleratore e il notevole risparmio di carburante sarà notevole, in determinate circostanze arriva fino al 50% in meno. La casa svedede si è posta di raggiungere l’obiettivo di zero vittime causate da lesioni mortali o gravi alla guida di una nuova Volvo entro il 2020. Come abbiamo spiegato qui, da un lato, questi veicoli sono praticamente esenti da incidenti e comportano poco o nessun rischio dal punto di vista delle collisioni, il che dovrebbe permettere di ridurre drasticamente i premi, con un conseguente impatto diretto sulla comunità delle assicurazioni; d’altra parte, ciò comporta una nuova serie di rischi che tradizionalmente gli assicuratori non sono stati abituati ad affrontare.