Il vecchio Microsoft Paint, l’applicazione standard di Microsoft Windows per il disegno è probabilmente uno dei primi strumenti grafici con cui le persone si confrontano ma, oltre alla creazione di qualche meme, le sue possibilità e le funzioni offerte sono sempre state (volutamente) piuttosto limitate, tanto che Paint è diventato spesso preda di sbeffeggi ed ironie. Insomma, chi vuole fare sul serio non si rivolge di certo a Paint ma predilige software di ben altro calibro, quali Photoshop o Illustrator.
Pat Hines, però, è di un altro avviso. L’artista di Boston non è mai andato molto d’accordo con Photoshop, per cui ha trascorso più di un decennio perfezionando la sua abilità in Microsoft Paint per illustrare il suo primo e-book. “Faccio schifo con Photoshop e con altri programmi e ho lavorato esclusivamente in Microsoft Paint da oltre dieci anni” scrive Hines. “Ho perfezionato il mio lavoro durante i miei turni di notte presso la reception di un ospedale”.
Messi da parte tutti i pregiudizi su Microsoft Paint, i risultati di Hines sono abbastanza impressionanti e riabilitano in maniera evidente le potenzialità di un software da sempre considerato limitato. Hines descrive il suo romanzo grafico auto-pubblicato, intitolato “Camp Redblood and the Essential Revenge”, come una storia che unisce “tutti gli elementi del campo estivo, dai maniaci con i coltellacci e i mostri dei film degli slasher 1980 alle rudi commedie dello stesso periodo”.
Per tutti gli scettici, forse poco convinti che si possano raggiungere questi risultati con Paint, Hines invita a controllare il suo account su Deviantart per vedere i progressi e la genesi delle opere realizzate con l’utility Microsoft di serie su Windows.