Nei giorni passati era emersa un’indiscrezione riguardante il possibile arrivo di AutoCAD in versione nativa per Mac OS X. Ne parliamo solo ora perché non lo avevamo fatto prima e anche perché sono stati individuati alcuni indizi che rendono più plausibile il “rumor”. La possibilità che AutoDesk stia lavorando a una versione nativa per Mac OS X del famoso CAD non è peregrina: nel corso del MacWorld del 2009, la società aveva dichiarato al sito Architosh che vi era una forte domanda per il porting di vari prodotti e che la stessa era al lavoro per indirizzare queste necessità.
Su “Outside the Box”, un blog dedicato ad AutoCAD e ObjectARX, si è discusso della possibilità del porting in seguito all’analisi di alcuni file nell’ultima versione dell’SDK di ObjectARX 2011 (tool che consente di personalizzare ed estendere AutoCAD): niente di particolarmente clamoroso ma solo alcuni commenti e comandi individuati in parti del codice che sembrano preludere a un’integrazione con il compilatore GCC e con librerie specifiche di Mac OS X. Esaminando le righe in questione è evidente che AutoDesk qualche tentativo di porting lo sta facendo. Resta da capire quanto la software house sia effettivamente interessata e quante risorse sta impegnando in un progetto che è di per sé molto complesso (troppe dipendenze da librerie di programmazione specifiche per Windows). La casa in passato ha sondato il terreno con questionari e domande specifiche, comprese alcune che facevano riferimento al passato, del tipo: “Perché pensa che la precedente versione di AutoCad per Mac non abbia avuto successo?” e altre che si rivolgevano al futuro: “Sarebbe disposto ad acquistare una versione “Light” (senza il 3D)?”.
Un software di CAD molto simile ad AutoCAD e che nel frattempo sta ottenendo un discreto successo è ARES: è multipiattaforma, è compatibile con la linea di comando e gli script di AutoCAD, ha un sistema di Drawing recovery, supporta gli ultimi modelli ACIS 3D e consente di stampare in vari formati, inclusi: PDF, Raster & SVG.
Grazie a Paolo Conti per la segnalazione.
[A cura di Mauro Notarianni]