Dyson Automotive ha annunciato che annullerà i previsti piani per la creazione di auto elettriche. James Dyson, fondatore di Dyson Automotive, ha dichiarato che nonostante gli sforzi compiuti nella fase di sviluppo del progetto, l’azienda non è riuscita a realizzare veicoli elettrici commercialmente validi, assicurando che la decisione non è dovuta all’incapacità di creare prodotti di questo tipo. “Abbiamo messo in atto un serio processo per individuare un acquirente per il progetto che, purtroppo, si è rivelato infruttuoso”.
Dyson aveva in precedenza previsto l’arrivo di proprie auto elettriche entro il 2020. Nonostante l’abbandono dei piani in questione, Dyson riferisce che il programma di investimento da 2.5 miliardi di sterline dedicato alle nuove tecnologie continuerà, con ricerche concernenti la costruzione di batterie allo stato solido (particolarmente vantaggiose per le auto elettriche e tutto ciò che riguarda la mobilità del futuro) e altre tecnologie quali: sensori, sistemi di visione, robotica, apprendimento automatico e intelligenza artificiale.
“Le nostre batterie offriranno benefici a Dyson in modo profondo, portandoci in nuove ed entusiasmanti direzioni; in breve, il nostro appetito da investimento non è diminuito”.
L’azienda prevede anche di continuare a espandere le sue attività globali, in particolare nel Regno Unito e a Singapore. La BBC riferisce che la divisione veicoli elettrici di Dyson vede impegnati 500 lavoratori nel Regno Unito. L’azienda afferma che per questi saranno individuati ruoli alternativi, spiegando che vi sono sufficienti posti vacanti per assorbirli nella divisione Home business.
A gennaio dello scorso anno Dyson aveva annunciato la costruzione di un impianto per costruire auto elettriche, spostando il quartier generale a Singapore. A detta del DEO la decisione non era legata alla Brexit ma alle condizioni agevolate e dello stato asiatico, con imposte sulle società del 17% contro il 19% del Regno Unito e assenza di tassazione sui ricavi.
Lo scorso anno Dyson ha superato il miliardo di sterline di profitti con un incremento del 33% rispetto al 2017.