Nonostante il presunto “declino degli album”, gli studi condotti dalla divisione Consumer Electronics di Sony Europe e dal servizio di download musicale Qobuz rivelano che le vendite di questa tipologia di contenuti stanno registrando risultati incoraggianti, grazie anche all’introduzione di nuovi formati audio digitali di elevata qualità. Quasi la metà (49%) degli utenti che scarica musica afferma di ascoltare intere compilation dall’inizio alla fine, in successione, molto più spesso che non playlist di vari artisti o singole tracce. Inoltre, un quarto degli intervistati (24%) acquista ancora tra 5 e 10 album ogni tre mesi. Il boom degli album digitali è stato in parte alimentato dall’uscita di nuovi cataloghi e dalla riedizione di quelli precedenti. Dalle statistiche emerge che, se un album è disponibile in versione ad alta risoluzione, l’84% dei consumatori lo preferisce a un brano singolo compresso. La presenza di titani, quali Michael Jackson, Daft Punk e Alt-J, in vetta alle classifiche dei download Hi-Res, è un incentivo alla diffusione di raccolte in questo formato.
Per audio ad alta risoluzione (o Hi-Res) si intende la codifica e la riproduzione di musica a tassi di campionamento più elevati rispetto a quelli dei CD standard. In genere, gli artisti registrano gli album in alta risoluzione (24 bit/96 kHz) in studio e, dopo il mixaggio, le tracce vengono compresse (16 bit/44,1 kHz) e rese disponibili su CD o per il download.
I prodotti ad alta risoluzione hanno il pregio di offrire una qualità sonora analoga a quella dello studio. La piattaforma musicale europea Qobuz, specializzata in audio ad alta risoluzione, ha rilevato che, a settembre 2014, le vendite di tracce e album in questo formato hanno superato, per la prima volta, quelle di file di risoluzione inferiore, raggiungendo il 53% dei download totali (contro l’11% di aprile).
Il traguardo è dovuto alla sempre maggiore disponibilità di tracce Hi-Res: il numero complessivo di album è balzato dai 1.500 del 2013 ai 26.000 attuali e molti grandi artisti stanno, da un lato, rimasterizzando i loro cataloghi e, dall’altro, pubblicando le nuove opere direttamente in alta risoluzione. Tom Smith, frontman del gruppo indie degli Editors, che il 19 novembre ha presentato in anteprima gli album “In this light and on this evening” e “The weight of your love” in formato Hi-Res, si dice entusiasta di poter finalmente colmare il gap tra progetto originario e risultato finale: “Penso che questa sia una grandiosa opportunità per i fan che desiderano scavare più a fondo nelle note. In qualità di musicista, è fantastico sapere che le sonorità delle tracce possono essere esplorate in tutte le loro sfaccettature. L’audio ad alta risoluzione offre al pubblico la possibilità di avvicinarsi al momento della registrazione e, quindi, alla visione dell’artista molto più di prima”.
Alberto Ayala, Vision and Sound Director di Sony Europe, ha commentato: “Le abitudini dei consumatori si stanno evolvendo: la ‘generazione delle playlist’ tende a gestire in autonomia la propria esperienza di ascolto. Abbiamo motivo di ritenere, tuttavia, che un audio di qualità superiore potrebbe contribuire a invertire la tendenza, dato che l’84% dei partecipanti al nostro sondaggio ha dichiarato che ascolterebbe più volentieri album interi se fossero in Hi-Res, cioè nel formato di registrazione originario”.