L’auto elettrica giocherà un ruolo di primo piano nel definire i confini dell’energia digitale del futuro. Quale “dispositivo di accumulo”, l’auto elettrica ha un elevato potenziale per indirizzare la transizione energetica verso nuovi orizzonti, ad esempio assorbendo i picchi di carico della rete.
Le vetture, stazionarie per gran parte della giornata, sono soggetti ideali per la ricarica flessibile, non rappresentando solamente un aggravio per la rete elettrica, bensì fungendo anche da dispositivi di stoccaggio adattivi in funzione della disponibilità – variabile – delle fonti solare ed eolica.
All’interno di un edificio, auto elettriche ed elettrodomestici, sistemi di climatizzazione e altre applicazioni possono condividere e coordinare le esigenze di alimentazione, scongiurando i sovraccarichi.
Una condizione che richiede la connessione tra grandi fonti d’energia e utilizzatori, così da garantire una gestione intelligente dei fabbisogni. Esattamente quanto si prefigge il progetto EEBUS: la comunicazione intersettoriale e senza soluzione di continuità all’interno del sistema energetico del futuro. A tal proposito, Audi ha annunciato collaborzioni con oltre 70 realtà internazionali per definire un linguaggio comune per la gestione energetica nell’Internet of things.
Durante il “Plugfest E-Mobility” presso lo stabilimento Audi di Bruxelles, i membri del progetto EEBUS testeranno quanto sviluppato sulla base del nuovo standard di comunicazione “aperto”. Programmatori e ingegneri saranno impegnati in una fitta serie di test per verificare se gli impianti fotovoltaici, l’infrastruttura di ricarica, le auto elettriche e i sistemi di climatizzazione domestica siano in grado di comunicare senza interferenze.
I dispositivi saranno connessi mediante piattaforma HEMS (home energy management system) di terze parti. Gli input confluiranno alla centrale di controllo che consentirà a tutti i dispositivi di condividere le informazioni in merito al fabbisogno energetico individuale. Dopo il Plugfest, le realtà coinvolte definiranno le specifiche EEBUS per la e-mobility.
In futuro, i dispositivi che adotteranno lo standard EEBUS potranno interagire con la rete elettrica in misura ancora maggiore. Un’interfaccia condivisa con l’operatore di rete mediante HEMS costituirà, ad esempio, una possibile applicazione. Ciò consentirà alle vetture elettriche di adattare in modo mirato la programmazione della ricarica in funzione delle esigenze della rete, incluse le “strozzature” da sovraccarico, assicurando la stabilità dell’intero sistema.
La definizione dei parametri del nuovo standard di comunicazione verrà implementata all’inizio del mese di febbraio. Il progetto EEBUS promette la creazione di uno standard europeo che permetterà la massima connessione tra i principali fruitori d’energia in ambito domestico.