Una piccola traccia, quasi invisibile, nei log, i registri dei server che forniscono a chi naviga le pagine web richieste. E’ una cosa tecnicamente nota da molto tempo, perché proprio grazie ai log dei principali server le società di analisi traggono le statistiche di quanto siano diffusi i diversi browser e le piattaforme su cui girano. Immaginate quindi la sorpresa quando si è cominciato a trovare a giro questa piccola stringa di testo: Mozilla/5.0 (iPhone; U; CPU like Mac OS X; en) AppleWebKit/420+ (KHTML, like Gecko) Version/3.0 Mobile/1A538a Safari/419.3
Vari siti americani di rumors hanno notato la cosa, verificando anche che l’indirizzo Internet dal quale origina il contatto fosse in effetti uno di quelli appartenenti alla rete interna di Apple. E la cosa significa che già oggi l’iPhone è passato in sostanza alla sua fase due, quella dell’uso intensivo da parte chi dentro Apple ha la possibilità di accedervi. Insomma, c’è chi naviga – in Gprs-Edge o in Wi-Fi – con l’iPhone. Per andare a vedere un’asta su eBay, per curiosare un pochino tra i siti di rumors e poi chissà , magari anche per visitare blog e altri siti tra i quali magari anche il nostro Macitynet…
Giova ricordare che dopo l’approvazione da parte della Fcc, l’ente americano per la regolamentazione delle emissioni radio e standardizzazione dei prodotti, è più che lecito (anche se ancora l’apparecchio non è stato ufficialmente commercializzato) utilizzare gli iPhone in piena libertà ovunque. Basta possederne uno…