Tor? “Un browser per accedere al dark web”; Kali Linux? “Un sistema operativo spesso usato per l’hacking”; Le macchine virtuali? “Servono a nascondere sistemi operativi nel computer”. Sono alcune delle affermazioni che si trovano in un poster creato da un servizio di polizia locale in Gran Bretagna, condiviso su Twitter con divertimento e sgomento da parte degli utenti più esperti.
Discord non è “una popolare piattaforma per scambiare consigli sull’hacking” come si afferma nel poster ma soprattutto un’applicazione VoIP progettata per le comunità di videogiocatori.
“Se vedete qualcuno di questi software nei computer nei loro computer o avete figli che ritenete si stiano dedicando all’hacking”, è riportato nel poster, “fatecelo sapere: possiamo darvi suggerimenti e coinvolgerli in diversivi positivi”.
“Devo ammettere che è molto interessante fornire ai bambini una tabella di marcia con consigli da dove iniziare”, ha dichiarato lo sviluppatore di Kali Linux, una società che cura una distribuzione basata su Debian GNU/Linux, pensata per l’informatica forense e la sicurezza informatica, in particolare per effettuare penetration test. “Sappiamo tutti che il modo più semplice per convincere un ragazzo a fare questo o quello è di invitarli a non fare qualcosa, dicendo loro quello che possono e non possono fare. Peccato solo che non hanno indicato il link a kali.training (la guida ufficiale al sistema).
La National Crime Agency (NCA, l’agenzia di contrasto al crimine organizzato del Regno Unito), ha preso le distanze dal poster, spiegando di non avere a che fare con chi ha ideato la campagna. L’Unità Regionale Crimine Organizzato (ROCU) giustifica l’operazione affermando che si tratta di un manifesto per diffondere “consapevolezza” su questo tipo di problemi, con utenti che spesso non demonizzano determinati comportamenti e software “legali ma ella stragrande maggioranza dei casi usati in modo illegale”.