Attaccati circa 420.000 siti web per oltre un miliardo di combinazioni di username e password con relativi indirizzi email. Questo quanto segnalato nella giornata di ieri da Hold Security, la stessa società di Milwaukee che lo scorso anno rivelò il furto dei 38 milioni di account Adobe, portando all’attenzione di tutti quella che probabilmente potrebbe essere etichettata come la più grande violazione di dati nella storia.
Per ragioni di sicurezza l’azienda ha deciso di non divulgare la lista dei siti colpiti, onde evitare che altri malintenzionati possano sfruttare le vulnerabilità utilizzate dai pirati in questione. Non sono stati presi di mira soltanto le grandi imprese, ma anche siti web più piccoli, compresi quelli personali. La cybergang in questione, di origine russa, non ha un nome ma con questo super attacco ha dimostrato come le procedure di sicurezza attuali siano ancora tremendamente deboli sia per i siti web più piccoli che per quelli delle corporation.
In base a quanto si apprende, i pirati avrebbero acquistato i dati al mercato nero, utilizzando poi alcuni sistemi automatici per scoprire i siti vulnerabili nel web incrementando così il database di dati personali. Ovviamente l’uso di queste informazioni è per fini di lucro, facilitando le operazioni di hacking di account email, sistemi di pagamento e banking online. Secondo quanto ipotizzato da Hold Security i CyberVors, così sono stati soprannominati, non agirebbero da soli, bensì attraverso una partnership siglata con qualche altro gruppo di pirati informatici.
