Sony Pictures Entertainment sta indagando su un misterioso attacco che paventava un furto di dati privati e riservati, minacciando di diffonderli al pubblico. L’evento, decisamente controverso perchè non ha provocato danni evidenti, ma solo un grande clamore, lascia il sospetto che dietro all’evento ci sia una azione di rappresaglia del governo della Corea del Nord.
L’attaco degli hackers è infatti avvenuto un mese prima del rilascio di “The Interview”, una pellicola a sfondo comico che racconta la storia di due giornalisti reclutati dalla CIA per assassinare il leader nordcoreano Kim Jong Un. Il governo di Pyongyang aveva inviato una lettera di protesta formale alle Nazioni Unite contro la commedia, chiedendo che Washington vietasse la messa in onda del film. Secondo Pyongyang il film sarebbe paragonabile ad atto di terrorismo minacciando rappresaglie “senza pietà, con pesanti conseguenze”.
Gli hacker che si autodenominano “#GOP” avevano pubblicato un messaggio nel quale si affermava che dati riservati erano stati sottratti, minacciando di rivelare pubblicamente quanto scoperto se la società non dovesse soddisfare non precisate richieste. Oltre agli account dei server, gli hacker per un breve periodo sono riusciti a prendere controllo degli account Twitter di Sony pubblicando sul social messaggi e immagini concernenti l’attacco.