Il giorno di Natale, dopo le 22 in Italia, il gruppo hacker “Lizard Squad” ha lanciato un attacco ai server di Sony e Microsoft, colpendo i server dei servizi usati dalle console Playstation e Xbox. L’attacco era stato anticipato su Twitter il 2 dicembre ma non è chiaro se vi sia un collegamento con l’altro gruppo di hacker (“Guardians of Peace”) che aveva attaccato il 24 novembre la Sony Pictures, rubando film inediti, mail e vari documenti.
Il nuovo incidente è l’utimo di una serie contro Sony e potrebbe essere una sorta di vendetta per la decisione di diffondere il film “The Interview”, satira sul leader nordcoreano Kim Jong-un, inizialmente ritirato mai poi arrivato in 300 sale cinematografiche negli Stati Uniti oltre che su Youtube, sulla piattaforma Xbox video di Microsoft e su un sito ad hoc chiamato SeeTheInterview.com.
Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva definito “uno sbaglio” la decisione iniziale di annullare la diffusione del film dopo l’intrusione degli hacker che secondo l’Fbi sono nordcoreani. Un film comico (brutto secondo alcuni, divertente per altri) è per assurdo diventato per molti americani un modo per dimostrare patriottismo, rivendicare la libertà di espressione e “sfidare” la Corea del Nord.