Attivati 1,6 milioni di iPhone nel trimestre quindi, nonostante i profitti siano calati del 9%, il fatturato di AT&T cresce del 40% ed è capace di raggiungere il terzo trimestre consecutivo di aumento a doppia cifra per l’aumento di abbonati ad alto valore aggiunto. Il tutto avviene grazie soprattutto ad Apple, dichiarano i vertici del carrier telefonico statunitense. “Sono particolarmente soddisfatto del successo della nostra iniziativa iPhone 3G, che ha generato una forte crescita degli utenti nella fascia alta” ha pubblicamente dichiarato Randall Stephenson precisando che iPhone 3G “ha reso possibili benefici finanziari superiori alle nostre previsioni”.
Ricordiamo che ad incominciare dai preparativi per l’introduzione di iPhone 3G nell’estate scorsa e fino a questi ultimi mesi AT&T ha concentrato i propri sforzi per potenziare la limitata estensione e la capacità della propria rete 3G, ancora una volta per offrire una infrastruttura di rete idonea al collegamento always on richiesto dagli utenti iPhone, un collegamento a doppio filo tra l’operatore e lo smartphone di Cupertino provvidenziale soprattutto in questi mesi di crisi economica.
I dati complessivi di AT&T, segnati per il trimestre conclusosi il 31 marzo e presentati oggi, sono di un fatturato di 30,6 miliardi (in calo rispetto ai 30,74 miliardi dello stesso trimestre del 2008 e 3,1 miliardi di utili (pari a 0,53 centesimi per azione), in calo rispetto ai 3,5 miliardi e 0,57 centesimi per azione dello stesso periodo di un anno fa. L’accordo con Apple, secondo gli analisti, è pesato per 884 milioni di dollari di fatturato nel segmento dati senza fili, pari al 38.6% del fatturato complessivo. Nell’ultimo anno gli abbonati AT&T che utilizzano un apparecchio 3G sono più che raddoppiati, arrivando dal 19,5% del totale al 40,8%.
Infine vale la pena notare che i risultati del primo trimestre 2009 di AT&T offrono una piccola anticipazione di quello che potrebbero svelare questa sera i risultati di Apple, in particolare per quanto riguarda le vendite di iPhone. I dirigenti dell’operatore mobile infatti hanno dichiarato vendite negli Stati Uniti di 1,6 milioni di pezzi, un buon risultato considerando l’aggravarsi della crisi economica ma in sensibile calo rispetto ai 1,9 milioni di iPhone venduti nell’ultimo trimestre del 2008. Mentre iPhone 3G prosegue il suo cammino verso l’anniversario nel mese di luglio la riduzione graduale delle vendite è un fattore fisiologico prevedibile non solo per iPhone ma anche per qualsiasi altro smartphone che si appresta a compiere un anno di vita sul mercato. Questa tendenza è destinata ad aumentare man mano che ci si avvicina ai mesi estivi, in particolare giugno e luglio, per cui è attesa la presentazione del nuovo modello.
Solo nella conference call di Apple di questa sera sarà possibile verificare quanto il calo delle vendite negli Stati Uniti di iPhone 3G incida sulle vendite complessive di Cupertino, unitamente ai risultati raggiunti in tutti i mercati internazionali in cui lo smartphone è presente. Secondo alcuni analisti che hanno svolto calcoli dell’ultima ora, in ogni caso, 1,6 milioni di attivazioni in Usa corrispondono più o meno a 3,6 milioni di iPhone venduti nel corso del trimestre.
Il dato sarebbe buono rispetto alle previsioni stimate e non a caso nel momento in cui scriviamo AAPL è in sensibile crescita (+2,4%) a Wall Street dove traina i tecnologici.