Gli americani che sperano di comprare un iPhone senza sussidio per utilizzarlo su reti di altri operatori senza ricorrere allo sblocco sbagliano. Anche i telefoni da 599 e 699 dollari (più tasse) annunciati ieri da AT&T saranno legati al network della carrier che li mette in vendita.
A rivelare la novità che pone più di qualche punto interrogativo è una figura degna di attenzione, il portavoce della stessa AT&T, Michael Coe.
Parlando all’agenzia AP Coe ha confermato che il lancio dei cellulari senza contratto è da intendersi semplicemente come una soluzione che permette di non vincolari su base poliennale con un canone da versare mensilmente, non come l’opportunità di comprare iPhone da AT&T e poi usarlo su reti di altri operatori. In pratica l’iPhone sarà bloccato e chi vorrà utilizzarlo dovrà sottoscrivere un piano prepagato che si potrà risolvere senza pagare alcuna penale.
Insomma. Chi comprerà l’iPhone senza contratto negli Usa e se lo porterà a casa per poi usarlo su rete di un altro operatore, andrà incontro a tutta la trafila che avrebbe fatto con il modello Edge: sblocco del telefono usando un qualche tipo di hack di terze parti e rischio costante di vedere bloccato di nuovo iPhone quando ci sarà un aggiornamento del software o, peggio, di vedere trasformato il cellulare in un inutile ‘mattone’ se qualche cosa dovesse andare storto.
Ora si tratta di vedere che cosa accadrà in Europa agli iPhone senza contratto. Nei giorni l voci più attendibili hanno sempre descritto i telefoni da 499 e 569 euro in vendita in Italia come privi di vincolo, anche se ci sono giunte (per ora) deboli voci contrastanti secondo le quali non sarà possibile cambiare l’apn del telefono. In pratica e per esempi un telefono Tim avrebbe solo e comunque ibox.tim.it e uno Vodafone web.omnitel.it, risultato: un iPhone venduto da Tim sarà utilizzabile (fatto salvo sblocco) solo con Tim e uno Vodafone solo con Vodafone.
Macity aveva poi saputo che anche i telefoni senza contratto dovevano essere sbloccati e collegati ad iTunes per funzionare.
Ribadiamo però che per ora si tratta solo di indizi e di voci raccolte da fonti che il nostro sito non è stato in grado di verificare.