Asus ha erroneamente messo in commercio alcuni notebook e in questi ultimi è stata scoperta la presenza di un DVD di ripristino con una cartella che contiene il keygen (un software per creare chiavi di attivazione) del software di compressione WinRAR, una sottocartella denominata “Crack” con i numeri di serie di altre applicazioni (una su tutte: l’antivirus NOD32), una cartella con alcuni documenti riservati Microsoft e destinati agli OEM (anche qui sono presenti varie chiavi di attivazione), alcune presentazioni in PowerPoint nelle quali s’illustrano i problemi di compatibilità di alcuni notebook dell’azienda con vari applicativi e il curriculum vitae di un dipendente Asus (è probabile che quest’ora sarà un ex-dipendente).
Il sito TheCoffeDesk (al momento irraggiungibile a causa degli elevati accessi) spiega in dettaglio come sia potuta accadere la faccenda: in sostanza, durante la creazione dei dischi di ripristino, viene cercata una chiavetta contenente un file XML (unattend.xml) nella quale sono presenti le istruzioni per la creazione automatizzata dei dischi (senza intervento umano). Attivando alcuni tag o attributi è possibile copiare altri file e cartelle oltre a quelli indicati nel file XML. E’ probabile, dunque, che il dipendente Asus che ha creato i DVD di ripristino avesse nella sua chiavetta USB le cartelle “incriminate” e dunque queste sono state in qualche modo copiate e trasferite sul master (l’immagine-disco) del DVD di ripristino duplicato a livello industriale e incluso su migliaia di notebook della stessa serie.
Un rappresentante dell’azienda si è scusato con gli utenti che hanno individuato la cartella con i software pirata ma è probabile che la faccenda avrà seguito in qualche tribunale se, come probabile, i produttori dei software interessati denunceranno Asus.
[A cura di Mauro Notarianni]