AstroSamantha parla a tutto il mondo tramite iPad: i tweet #HelloEarth che la prima astronauta donna italiana Samantha Cristoforetti invia dallo spazio quotidianamente passano dal tablet di Apple che la Nasa ha deciso di portare nello spazio. Riguardando le fotografie pubblicate dall’astronauta sul social network, si può notare come iPad sia protagonista delle foto dallo spazo. Non è un caso e non è una fissazione di AstroSamantha: iPad era stato valutato insieme con i Google Glass dalla Nasa la scorsa estate e gli astronauti avevano giudicato solo iPad pronto per andare nello spazio.
Ad agosto la Nasa ha presentato un report di valutazione dell’uso di iPad e Google Glass (Macity ne parla qui) e le foto mostrano come le osservazioni registrate durante i test siano state utili per la missione Expedition 42 verso la Stazione spaziale internazionale ISS di cui fa parte l’astronauta italiana. La valutazione si era svolta nel corso di una missione sottomarina di siimulazoine nell’oceano al largo della costa di Key Largo, in Florida. Nella missione – chiamata Neemo 18 – gli astronauti hanno presentato una relazione su pregi e difetti dei due dispositivi, sulle potenzialità e sui limiti che hanno notato durante i test.
La valutazione di iPad era stata molto positiva: tanti i vantaggi elencati (facilità di lettura di testi, video, foto, touchscreen e gestures intuitive, registrazione di video e immagini, semplicità di navigazione tra le app) e un unico neo, la necessità di trasportarlo da una parte all’altra. Per superare questo problema, già gli astronauti coinvolti nella missione sott’acqua avevano proposto di trasportare il dispositivo sulla gamba, per poter avere sempre le mani libere. E dalle foto di AstroSamantha si può vedere come, proprio questa proposta sia stata accolta.
Samantha Cristoforetti è ritratta, infatti, in moltissime fotografie da lei postate su Twitter con iPad fissato sui pantaloni tramite il velcro. Un sistema semplice, ma che consente a lei e agli altri astronauti di non separarsi mai da iPad o di utilizzarlo anche mentre si stanno eseguendo altre azioni a bordo della ISS.