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Associazione Editori Europei: no alle nuove politiche per gli abbonamenti su iPad

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La scelta di Apple di obbligare gli editori a vendere gli abbonamenti alle loro riviste per iPad usando esclusivamente l’infrastruttura di App Store trova ogni giorno nuovi nemici. È di oggi un documento pubblicato dalla European Newspaper Publishers’ Association (ENPA), con il quale l’importantissima realtà di categoria (5200 testate rappresentate in 25 paesi, 300 milioni di lettori al giorno) stigmatizza la svolta restrittiva di Cupertino.

In un comunicato presentato sul suo sito ufficiale l’ENPA conferma che Apple ha preso contatto con editori in un significativo numero di paesi del Vecchio Continente, Italia inclusa (dice Reuters), per esporre le nuove condizioni secondo le quali «i consumatori avranno accesso ai giornali di loro scelta unicamente via iTunes Store dove le transazioni sono sottoposte ad una commissione. In aggiunta a questo – dice l’associazione – gli editori non avranno più importanti informazioni sui lettori delle loro edizioni in digitale»; la situazione preoccupa i protagonisti del mercato dell’informazione perché: «il modello di business dei giornali è dipendente dalla conoscenza dei loro lettori ed è essenziale che questa connessione sia mantenuta. Senza un accesso diretto, questo vincolo vitale sarà rescisso a detrimento di tutte e due le parti: lettori e testate giornalistiche».  «L’iPad – soggiunge il comunicato -, come altri tablet, offre un fantastico potenziale per lo sviluppo dei giornali nel mondo digitale e gli editori vogliono offrire ai lettori una vasta gamma di opportunità, inclusa quella di combinare le edizioni on line e  su tablet e quella di offrire agli abbonati alle versioni su carta stampata anche l’edizione in digitale» Per questo l’ENPA chiede anche che gli editori abbiano la liberà di scegliere il metodo di pagamento preferito, inclusa la possibilità di accesso combinato. Infine, si legge nel comunicato, «gli editori dovrebbero avere la possibilità di scegliere il sistema di pagamento per i loro lettori e la possibilità di negoziare il livello di prezzo per le loro edizioni in digitale».

In definitiva la maggior preoccupazione degli associati della European Newspaper Publishers’ Association sembra però proprio essere l’impossibilità di creare un sistema che vincoli edizione su carta ed edizione in digitale come dimostra la chiusura del comunicato affidata al vicepresidente e responsabile della Digital Task Force dell’associazione, Valdo Lehari Jr: «L’edizione stampata dei giorali è il motore capace di creare una vasta gamma di notizie e di contenuti d’informazione. Nel contesto attuale il modello di business dell’on line e del mobile spesso si combinano con l’edizione stampata».

Il documento evita i toni accessi e non contiene alcuna minaccia all’indirizzo di Apple assumendo il tono dell’appello pubblico, probabilmente con l’intenzione di sondare le intenzioni reali di Apple e fino a dove intende spingersi Cupertino. La strategia sembra essere in linea con quella della International Newsmedia Marketing Association, che alla fine della scorsa settimana per iniziativa del suo presidente europeo Grzegorz Piechota, aveva da una parte stigmatizzato l’atteggiamento di Cupertino, dall’altra aveva negato di essere intenzionata a ricorrere, almeno per ora, a qualche organismo antitrust per far valere le ragioni dei suoi associati.

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