Non solo Amazon con Alexa ma anche Google per Google Assistant ha personale in carne e ossa che ascolta i comandi inviati all’assistente vocale trascrivendo i comandi. A riferirlo è l’olandese VRT NWS spiegando che anche Big G dispone di personale il cui compito è di ascoltare le conversazioni con l’assistente vocale.
Big G avrebbe incaricato appaltatori indipendenti in varie parti del mondo con il compito di ascoltare e trascrivere le conversazioni audio, allo scopo di migliorare la tecnologia.
Un portavoce di Google ha confermato il tutto con una dichiarazione a Business Insider, spiegando che i suoi esperti di linguaggio trascrivono “un piccolo set di richieste”- circa lo 0.2% dei frammenti audio – e che questo lavoro è “fondamentale” per lo sviluppo di tecnologie alla base di prodotti come Google Assistant.
L’obiettivo è di rendere Google Assistant abbastanza “smart” da comprendere i comandi di persone che parlano lingue diverse e usando accenti differenti. VRT NWS riferisce di un caso nel quale una donna aveva chiaramente bisogno di aiuto; le persone che lavorano per Big G non hanno ad ogni modo linee guida da seguire in questi casi.
Google sta anche predisponendo misure contro i dipendenti che condividono con terze parti i dati audio. “Stiamo effettuando una revisione completa delle misure generali di salvaguardia in questo settore per impedire che comportamenti illeciti accadano di nuovo”, ha riferito il portavoce.
Big G, come accennato, non è la sola azienda con dipendenti che si occupano di tecnologia Alexa di Amazon è stata critica per questo motivo. Ad aprile di quest’anno, Bloomberg ha rivelato che Amazon disporrebbe di migliaia di lavoratori in tutto il mondo che ascoltano estratti delle conversazioni fra gli utenti e l’assistente virtuale Alexa, con l’obiettivo di migliorare continuamente la qualità delle risposte.