Una cosa che rende così potenti e versatili gli assistenti ad attivazione vocale come Assistente Google è l’accessibilità: non è necessario interagire con una interfaccia software visiva per ottenere il massimo dalle sue funzionalità. Per coloro che hanno problemi di vista, il fatto che possano usare la voce per comunicare con l’Assistente significa che possono ottenere dal software tanto quanto chiunque altro. Ma non tutti possono parlare facilmente. Ecco come Google intende aiutare questi ultimi utenti.
Per rendere Assistant ancora più accessibile, Google sta collaborando con Tobii Dynavox. L’azienda produce software e dispositivi progettati per aiutare le persone con disabilità del linguaggio e della parola. Tobii Dynavox sta integrando Assistant nella sua app Snap Core First. Il software consente a chi ha problemi di linguaggio di comunicare interagendo con una serie di tessere preconfigurate che possono essere attivare toccandole o guardandole con gli occhi.
Con la nuova integrazione, gli utenti di Snap Core First possono aggiungere riquadri legati alle azioni di Assistente Google migliorando l’accessibilità, consentendo loro di accedere allo stesso ampio set di funzionalità che si possono attivare tramite smartphone, altoparlanti intelligenti o display smart.
Ciò significa che anche gli utenti con disturbi del linguaggio potranno utilizzare l’assistente per controllare i propri dispositivi domestici intelligenti o la riproduzione multimediale su un altoparlante compatibile, come segnala Engadget da cui riportiamo una foto. Possono anche configurare i riquadri per le domande che desiderano porre frequentemente all’assistente, ad esempio “che tempo fa?”.
Google sta anche aggiornando Action Blocks, uno strumento di accessibilità che consente di aggiungere scorciatoie grandi e facili da toccare sulla schermata principale Android. Google afferma che il processo di configurazione di Snap Core First risulta semplice. La cosa principale è assicurarsi di avere un account Google e Snap Core First con accesso all’Assistente nell’app Google Home.
All’inizio di settembre Google Docs ha migliorato il supporto del Braille per gli ipovedenti. Ricordiamo che da anni Apple è molto impegnata sul fronte dell’accessibilità con l’integrazione di funzioni e comandi ad hoc in tutte le sue piattaforme e dispositivi. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Google sono disponibili da questa pagina. Invece per notizie e articoli sul tema dell’Accessibilità si parte da qui.