Apple porterà Night Shift anche su Mac, ma non sarà disponibile a tutti. La funzione, avvistata nella recente beta di macOS 10.12.4, permetterà di ridurre automaticamente la quantità di luce blu emessa dallo schermo dei computer al crepuscolo, alla stregua di quanto già Apple consente su iPhone e iPad a partire da iOS 9.3.
Nel caso specifico dei computer della Mela, tale novità sarà disponibile soltanto a partire da iMac metà 2012, MacBook Pro metà 2012, Mac Mini fine 2012, MacBook Air metà 2012, Mac Pro fine 2013 e MacBook inizio 2015 che verranno aggiornati all’ultima release del sistema operativo.
Non è chiaro il motivo che ha spinto Apple a negare questa taratura automatica del colore degli schermi nei computer antecedenti a tali generazioni. Come fa notare Mac Generation non sembra esserci un limite hardware in quanto Mac Mini ha ad esempio bisogno di un monitor esterno e che non deve necessariamente essere un Apple Thunderbolt Display. Come confermato da alcuni test effettuati dalla testata francese, Night Shift funziona correttamente su un monitor Dell collegato a un MacBook Air, quindi – spiegano – «Non sembra trattarsi di una funzione riservata ai prodotti Apple».
Per giustificare tale limitazione, Apple potrebbe tuttavia decidere di inibire l’uso di Night Shift anche sui monitor di terze parti prima del rilascio pubblico dell’attuale beta. Comunque vada, allo stato attuale i computer antecedenti alla generazione 2012 non potranno beneficiare della funzione Night Shift, seppur aggiornati a macOS Sierra 10.12.4.
L’alternativa
Per chi non vuole rinunciarvi può tuttavia affidarsi a soluzioni di terze parti come f.lux, apprezzata app disponibile già da tempo per Mac per ridurre la luce blu di sera, ma che balzò in cima alle news lo scorso anno per la mancata approvazione da parte di Apple della versione per iOS: secondo alcuni Cupertino vietò la pubblicazione su App Store proprio perché tale funzione stava per essere integrata direttamente nel sistema operativo iOS. Macitynet ha già parlato dell’utility f.lux in diversi articoli, in particolare della versione per Mac, disponibile gratuitamente sul sito ufficiale.