Docker per Mac e Windows è disponibile per tutti al termine della lunga beta riservata ad alcune migliaia di sviluppatori. Adesso, partendo da questa pagina è possibile scaricare la versione stabile per Mac, Windows e Linux della piattaforma per la produzione del sistema di gestione del cloud.
Docker, la versione dei container (creata da Solomon Hyke, programmata in Go e disponibile con licenza Apache come progetto open source formalmente indipendente), sino a questo momento era basato su una micromacchina virtuale Linux (che continua ovviamente ad esserci).
Per questo gli sviluppatori per installare sul loro computer il container e poter lavorare in locale (localhost) dovevano utilizzare virtualizzatori. I container sono dei sistemi di virtualizzazione che operano come istanze isolate all’interno del sistema operativo o direttamente sull’hardware che li contiene (bare metal).
I container sono dunque sistemi per creare macchine virtuali nel cloud indipendenti dal sistema operativo e ottimizzate per far funzionare alcuni software in particolare. Anziché virtualizzare un’intero server e renderlo disponibile nel cloud come infrastruttura virtuale, infatti, i container permettono di avere un utilizzo molto più ottimizzato delle risorse impiegate e pensato direttamente per il cloud.
Google come Microsoft, IBM, Cisco, Amadeus e Amazon sono forti utilizzatori del cloud e in particolare di Docker, la più diffusa tra le versioni dei container. Collaborano con dotCloud, l’entità commerciale dietro Docker, anche Red Hat, Fedora e OpenShift.
Le versioni per Mac e per Windows adesso utilizzano il sistema di virtualizzazione Intel (ipervisore) nativo di ciascun computer e consentono di portare quindi questa tecnologia direttamente sui laptop degli sviluppatori con tutti gli strumenti e le funzionalità senza bisogno di VirtualBox.
Maggiore velocità di sviluppo, integrazione con la shell e la IDE (Xcode) del Mac, possibilità di montare i volumi virtuali direttamente nel file system o sul network locale, supporto per le VPN e gli altri requisiti aziendali di connettività, accesso diretto all’engine 1.12 di Docker e futuri aggiornamenti in maniera automatica sia sul canale stabile che delle beta.
Ancora più importante, la possibilità di gestire direttamente dal Mac (o dal Pc) sciami di container, utilizzare direttamente i sistemi gestione degli swarm di Docker, crittografia end-to-end, replicazione, distribuzione bilanciata dei carichi di lavoro e dei processi in real time.