Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha comunicato di aver arrestato Hammad Akbar, CEO di StealthGenie accusandolo di “cospirazione, aver pubblicizzato e messo in vendita un dispositivo di intercettazione noto e un dispositivo illegale per intercettazioni anonime”. StealthGenie, app in precedenza disponibile per iOS (esclusivamente sui dispositivi sui quali era applicato il Jailbreak), Android e BlackBerry, permetteva di monitorare telefonate, messaggi e foto, così come tracciare le posizioni dell’utente e altro ancora funzionando in modalità invisibile e anonima (in altre parole, non rilevabile sul telefono monitorato). “Volete tenere sotto controllo la vostra amata?” recitava il video promozionale, “i vostri dipendenti sospettate vi nascondano qualcosa?”. “Forse non vi stanno dicendo la verità su cosa stanno facendo e dove si trovano” diceva ancora il video, promuovendo StealthGenie come soluzione.
Nella conferenza organizzata dal Dipartimento di Giustizia, è stato spiegato che l’applicazione non era rilevabile dagli utenti spiati, rendendo per molto tempo possibile l’attività di monitoraggio e controllo. Il caso di Akbar è il primo che vede qualcuno accusato di vendere dispositivi e app specifiche per spywre, accuse che diventeranno forse la norma con la crescita esplosiva di smartphone e tablet.
“Le persone dovrebbero essere in grado di controllare chi può accedere alle informazioni sensibili e le app per lo stalking violano questi principi” ha spiegato il senatore democratico Al Franken (che ha pronta una proposta di legge specifica) parlando dell’arresto del CEO di StealthGenie. “Al momento” continua Al Franken, “non esistono leggi federali che impediscono la raccolta segreta di dati sulla localizzazione; è per questo che deve passare il mio disegno di legge affinché le app di stalking siano vietate una volta per sempre”.
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