Arq è un’utility che consente di eseguire backup online; la peculiarità è che non è obbligatorio utilizzare un determinato servizio ma quelli supportati sono più di uno. Anziché eseguire il backup su dischi locali o di rete, Arq permette di eseguire le copie su server online come ad esempio Dropbox, Google Drive, il servizio S3 di Amazon e simili.
L’applicazione funziona alla stregua di Time Machine, permettendo di avviare backup incrementali ogni ora, ogni giorno e caricare solo i file modificati rispetto all’ultima volta che è stata eseguita la copia. L’interfaccia è di semplice uso e permette di creare set di backup, selezionare i file e le cartelle desiderate, il server-target di destinazione e lasciare all’applicazione i compiti restanti. Tutto è gestito in background e non è necessario indicare arcane configurazioni e settaggi. Le copie possono essere cifrate in modo da non essere accessibili a terzi e l’applicazione tiene conto anche dei metadati incorporati nei file. È possibile gestire la velocità di upload (comodo per non rallentare la velocità di navigazione sul web durante le operazioni di backup) e ricevere avvisi via mail al termine della copia.
Arq 6 da poco rilasciato integra diverse nuove funzionalità. La più importante è il supporto di APFS per eseguire i backup. Il nuovo file system di Apple ha una funzione molto utile in questo contesto: gli snapshot o “istantanee” locali in italiano. È in pratica possibile “catturare” lo stato di un volume in un determinato momento, senza dover duplicare i file. Questo meccanismo è istantaneo e consente di creare un backup perfettamente fedele del sistema, anche se i file vengono successivamente modificati.
Arq 6 supporta questa funzionalità in parallelo. Se si dispone di più backup, è possibile eseguirli contemporaneamente e anche se si dispone di uno solo backup, l’analisi delle modifiche viene eseguita su più file contemporaneamente. Il formato di backup è stato aggiornato per velocizzare le operazioni in caso di recupero dei dati.
Altre novità (sono tutte elencate in questo articolo di supporto), riguardano la possibilità di montare automaticamente i volumi di rete prima di avviare il backup o di limitare la velocità di trasferimento in determinati giorni e in determinati orari. Altri servizi supportati sono: Glacier Deep Archive di AWS (Amazon) per backup a lungo termine (comodo ma lento se bisogna spesso effettuare ripristini) con costi a partire da 1$ per un terabyte di dati salvati e Google Cloud Archive (1,23$ al mese per 1TB). È anche disponibile una opzione “chiavi in mano” dagli setssi sviluppatori che offre app, 1TB di archiviazone per 6$ al mese o 60$ l’anno; questa offerta, permette di aggiungere spazio di archiviazione, al prezzo di 60$ per terabyte.
Arq 6 è proposto anche con licenza permanente a 50$ per un computer oppure 80$ per cinque computer (con uno sconto del 50% per gli utenti di Arq 5). L’app era in precedenza disponibile solo per macOS, ma ora è disponibile anche su Windows e la licenza è utilizzabile su entrambi i sistemi. Con l’ultimo update l’interfaccia è la stessa su entrambi i sistemi. Su Mac il requisito minimo è OS X 10.10 o seguenti. L’app è utilizzabile gratuitamente per 30 giorni scaricando il demo dal sito dello sviluppatore.
A questo indirizzo un nostro articolo su come e quando fare il backup su Mac.