Arm sta sviluppando un suo chip. A riferirlo è il Financial Times, spiegando che la società in questione avrebbe intenzione di mostrare le capacità di propri progetti, con SoftBank (ARM è proprietà di questo gruppo giapponese) che mira ad attirare nuovi clienti, dopo il fallimento dell’accordo con NVIDIA che voleva acquisire l’azienda per 40 miliardi di dollari.
ARM – lo ricordiamo – sviluppa core (es. i Cortex) – reference design che vende a vari partner; questi ultimi poi li combinano con altri componenti (GPU, controller di memoria, NPU, ecc.) per creare chip (o meglio, SoC) come quelli di Qualcomm, Mediatek, Samsung, ecc. (Apple è un caso a parte, perché progetta propri core mediante una licenza specifica).
ARM avrebbe iniziato a lavorare sei mesi addietro a un progetto indicato come “più avanzato” di qualsiasi chip prodotto in passato. Molti parlano dell’indiscrezione riportata dal Financial Times come un “segreto di Pulcinella” perché la mossa era stata prevista e attesa dagli addetti ai lavori.
L’idea è di mettere in luce le potenzialità della propria architettura in vista della quotazione in borsa, operazione che dovrebbe avvenire entro fine anno.
Indiscrezioni riferiscono ancora che l’azienda avrebbe intenzione di rivedere i suoi accordi di licenza per cercare di recuperare più royalties.
La mossa di ARM permetterebbe di aumentare il giro di affari ma anche sottrarre clienti ad aziende quali Qualcomm (e questo spiega perché quest’ultima intende passare ai core “fatti in casa” basati sui design di Nuvia).