Cortex A7 è il nuovo processore che ARM ha presentato per i dispositivi mobile tascabili. Questa CPU super compatta occupa un quinto delle dimensioni e offre anche un quinto dei consumi di energia degli attuali Cortex A8, tutto questo offrendo un incremento delle prestazioni pari al 50%. ARM dichiara che si tratta del suo application processor più efficiente di sempre: la società del Regno Unito che con la sua architettura e i suoi design domina il settore dei processori per i dispositivi compatti ha dichiarato che i primi prototipi saranno disponibili a partire dal 2012 mentre i primi smartphone che integreranno Cortex A7 saranno in commercio entro il 2013.
Insieme al processore, ARM ha presentato anche la nuova architettura battezzata Big.Litte che mira a ridurre i consumi di energia e ottimizzare al massimo la carica delle batterie. Con questa tecnologia verrà integrato un processore Cortex A7 per eseguire i compiti meno complessi e di routine, affiancato da un processore Cortex A15 molto più potente che si farà carico delle app e delle funzioni più esigenti in termini di prestazioni.
Grazie a questa soluzione ARM dichiara che sarà possibile ridurre i consumi di energia fino al 70% nell’esecuzione dei compiti più semplici, una soluzione perfetta per bilanciare l’autonomia degli smartphone e allo stesso tempo soddisfare la richiesta di prestazioni sempre più elevate da parte delle app e degli utenti.
Per quanto riguarda il nuovo Cortex A7 sarà costruito con processo a 28nanometri: la superficie del processore è di solamente 0,5millimetri quadrati e i consumi inferiori a 500milliwatt. E’ presto per elaborare previsioni ma sembra piuttosto difficile che Apple adotterà questa CPU: la stessa ARM ha dichiarato che si tratta di un componente destinato per lo più agli smartphone entry level che arriveranno tra il 2012 e il 2013, mentre Cupertino è presente nel mercato dei cellulari solo con dispositivi top di gamma, che impiegano processori ARM custom personalizzati di ultima generazione. In ogni caso la soluzione big.Little sembra una soluzione decisamente interessante per ottimizzare autonomia e prestazioni: è possibile che Cupertino prenda in considerazione questa architettura, magari con core ARM diversi da integrare negli iPhone delle prossime generazioni.
