ARM, Red Hat e Applied Micro Circuits (una fabless company specializzata in semiconduttori e architetture embedded) hanno annunciato di stare collaborando per sviluppare piattaforme server a 64 bit che consentiranno di abbassare il TCO (Total Cost of Ownership, costo totale di proprietà) nel settore del cloud computing, nei dati center e nel mercato enterprise. La piattaforma consentirà l’adozione veloce di architetture hardware e software ARM, sarà conforme alle specifiche ARMv8 e utilizzerà una distribuzione Linux ad hoc di Red Hat. Il tutto ruota intorno al SoC X-Gene di Applied Micro Circuits, nato specificatamente per ambienti cloud, il deployment in ambienti server enterprise e in grado di garantire consumi ridotti, performance elevate e integrazione. Red Hat metterà a disposizione una versione “remixata” di Fedora 19, Red Hat dispone da tempo di un ampio portafoglio di prodotti di classe enterprise, con piattaforme per applicazioni cloud, soluzioni cloud ibride per le aziende e tool di virtualizzazione.
Come abbiamo già riportato, ARM propone da tempo soluzioni per il settore server, un campo dove finora Intel ha dominato senza troppi antagonisti. I processori X86 di AMD e Intel sono ottimi per compiti generici ma ora che le aziende si spostano sempre più verso il cloud, i big del settore studiano come guadagnare nei data center efficienza energetica; tra i vantaggi delle soluzioni ARM: bassi consumi e prestazioni adeguate, un campanello che ha messo in allarme la “macchina” Intel.
[A cura di Mauro Notarianni]