Arlo è un marchio di Netgear dedicato alla sicurezza domestica, settore che si è rivelato un buon affare per la multinazionale statunitense specializzata in soluzioni di networking per l’utente finale e le piccole imprese. Le sue videocamere di sicurezza HD senza fili sono apprezzate per le esigenze di sicurezza all’esterno e all’interno e a febbraio di quest’anno Netgear ha avviato una procedura di “scorporo”, uno spin-off per far nascere un nuovo soggetto di diritto, possibile grazie all’approvazione unanime del consiglio di amministrazione e che ha portato all’annunciato piano per l’IPO (initial public offering), il percorso verso la quotazione in borsa.
L’offerta pubblica di vendita è una modalità che consente alle società di raccogliere capitali e agli azionisti di monetizzare le quote. Alla Securities and Exchange Commission, l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori (analogo alla nostra Consob), è stato presentato il modulo S-1 e in pratica vuol dire che siamo molto vicini all’IPO. L’azienda ha chiesto il nome “ARLO” come simbolo da mostrare nel Ticker della New York Stock Exchange.
Al momento, scrive TechCrunch, non sono state determinate le azioni sul mercato e la portata. All’inizio dell’anno si era vociferato di un’offerta iniziale di titoli inferiore al 20% delle azioni di Arlo, offrendole agli investitori interessati. BofA Merrill Lynch, Deutsche Bank Securities e Guggenheim Securities guida i book-running managers dell’offerta; Raymond James, Cowen e Imperial Capital starebbero agendo in qualità di joint book-running managers dell’offerta.