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Apple ha presentato ARKit alla WWDC17 di giugno, in due mesi Google ha preparato e lanciato la sua risposta alla Realtà Aumentata da smartphone: nelle scorse ore è stato presentato ARCore, già utilizzabile dagli sviluppatori (si scarica da qui) per lo sviluppo delle proprie app in AR.
A differenza di Project Tango non richiede un hardware specifico (come sensori e telecamere) ma, proprio come ARKit, è progettato per mettere in funzione soltanto quanto mette a disposizione lo smartphone. In maniera analoga alla piattaforma di Apple, ARCore mette a disposizione tre funzionalità: tracking di movimento (usa la telecamera dello smartphone per rilevare la posizione dell’utente all’interno di una stanza), comprensione ambientale (rilevando automaticamente superfici piane) e luce (ricreando luci e ombre che corrispondono all’ambiene circostante).
Il rilascio odierno è una chiara volontà di precedere il diretto concorrente Apple, che introdurrà la propria soluzione di Realtà Aumentata tra qualche settimana con iOS 11. Per il SVP Craig Federighi ARKit sarà «La più grande piattaforma AR al mondo» perché sul mercato ci sono tantissimi iPhone e iPad che potranno fruirne: nel caso di Google ARCore l’implementazione è limitata ad Android 7.0 Nougat e successive versioni, ma è certo la battaglia è soltanto agli inizi.