Lo scorso venerdì l’App Store ha festeggiato i sei anni di vita (a questo indirizzo trovate il racconto di come nacque lo store e perché inizialmente Steve Jobs non lo volesse). Il negozio di Apple si è rivelato un business miracoloso sia per la Casa della Mela, sia per molti sviluppatori: a gennaio di quest’anno Apple ha annunciato che i clienti avevano speso oltre 10 miliardi di dollari nell’anno precedente, di cui oltre 1 miliardo nel solo mese di dicembre. Gli sviluppatori nello stesso periodo hanno totalizzato un guadagno di 15 miliardi di dollari. Le app disponibili sono in questo momento oltre 1.2 milioni: numeri che rappresentano una ricchezza senza precedenti per le piattaforme mobili ma allo stesso tempo un problema stando a quanto rivela uno studio di Adjust, società specializzata in analisi dati di dispositivi mobili.
Dallo studio in questione apprendiamo infatti che sull’App Store sono presenti al momento esattamente 1.252.777 app, un contatore che cresce a un ritmo pazzesco di 60.000 nuove app al mese. Che cosa succede alle applicazioni che in pochi o nessuno scarica? Diventano “zombie”, morti viventi, app difficili da scovare e individuare non essendo riportate nelle varie classifiche. Apple ha, fra l’altro, peggiorato la situazione giacché prima teneva in considerazione le prime 350 classificate, mentre ora ha ridotto il numero a 150.
Nuove possibilità per gli sviluppatori che non riescono a far decollare le app arriveranno con iOS 8: in questo, infatti, Apple ha previsto nuovi meccanismi per individuarle; resta a ogni modo complicato farsi conoscere e pare che il 79,6% di app che arrivano sullo store è purtroppo destinata a diventare zombie, un dato in aumento rispetto ai precedenti anni: erano il 77% a maggio di quest’anno e il 70.4% a giugno dello scorso anno.
Oltre alle app “zombie” bisogna considerare quelle che la società di analisi definisce effettivamente “morte”: quelle, cioè, rimosse da Apple o dagli sviluppatori perché non rispettavano ad esempio le regole di conformità. Lo scorso anno sono state rimosse il 15% delle app complessivamente presentate. Dal 2008 a oggi 350.000 app sono state eliminate dallo store, più di una ogni cinque (il 21.8%) non è più disponibile. Le app morte per categoria sono: libri (27%), app per intrattenimento (25%) e Utility (24.9%). La categoria che sembra risentire di più in assoluto del problema sono i giochi (65.643 app “morte”, il 21.7%).