In Italia ogni mese ci sono cinque milioni di utilizzatori di applicazioni mobili su piattaforme iOS e Android. Ecco il dato che emerge da una recente indagine di Flurry, una società specializzata in analisi di mercato mobile.
Il nostro paese, sotto questo profilo, appare in una posizione di classifica non troppo confortante. È infatti ben distante dalla Germania (10 milioni) ma soprattutto da Francia e Regno Unito che hanno una popolazione paragonabile a quella dell’Italia. La Francia doppia l’Italia per numero di utenti che lanciano mensilmente un’applicazione su un dispositivo cellulare o un tablet; in UK gli utilizzatori di applicazioni iOS o Android sono addirittura tre volte e mezzo quelli italiani. Persino la Spagna sfida l’Italia con 5 milioni utenti attivi, gli stessi dell’Italia ma con una popolazione largamente inferiore e un numero di smartphone venduti inferiore a quello dell’Italia.
Un dato interessante tra quelli che vengono evidenziati da Flurry è il rapporto tra popolazione che usa un’applicazione mobile e quella potenziale. Se negli USA giù il 50% degli adulti usa un’applicazione mobile almeno una volta al mese, in Italia questa percentuale è largamente sotto il 10%; secondo Flurry in Italia ci sono 29 milioni di possibili utenti di piattaforma Android e iOS, il doppio di quelli della Spagna, 9 milioni più di quelli ancora potenzialmente raggiungibili nel Regno Unito e 4 milioni più della Francia.
Questi due fattori combinati andrebbero analizzati attentamente e comparati con altri fattori che non sono a nostra disposizione, ma più che raccontare di un paese che non ha in interesse per il mobile e le applicazioni in mobilità, potrebbero dire anche di una certa scarsità di applicazioni scritte nella nostra lingua. Questo aspetto, combinato con la conosciuta ritrosia degli italiani agli idiomi stranieri e la scarsa penetrazione dell’Inglese rispetto ad altre nazioni, potrebbero essere uno dei fattori determinanti che riduce l’interesse degli italiani per le applicazioni mobili.
Un altro fatto che sicuramente incide sulle cifre è nei servizi fruibili da piattaforma mobile. Il mercato italiano, per ragioni di lingua e altri fattori connessi alla modernità del sistema, è più difficilmente penetrabile da realtà internazionali e anche italiane che decidono di scommettere sulla mobilità.
Ma al di là dei motivi che mantengono bassa la percentuale di utenti italiani che usano un dispositivo mobile, gli sviluppatori e chi vende servizi, dovrebbero prendere in considerazione la grande quantità di mercato disponibile che ancora oggi resta intonso nel nostro paese e che può costituire un’importante bacino di crescita e un potenziale economico di grande interesse.