Il vetro zaffiro è diventato materiale fondamentale nell’ecosistema Apple, dato che viene utilizzato da Cupertino per realizzare la lente della fotocamera su tutta la linea di iPhone e, solo per iPhone 5s, anche nel tasto home in cui è integrato il touch ID per il riconoscimento delle impronte digitali. E così, data la funzione primaria di questo materiale, sappiamo che Apple si è assicurata per il futuro una pronta fornitura di zaffiro, siglando un accordo da 578 milioni di dollari con la società GT Advanced Technologies.
Come già anticipato, l’accordo ha validità biennale e porterà ad un forte incremento della produzione di vetro zaffiro su scala americana viste le dimensioni dello stabilimento che Apple costruirà e possiederà a Mesa, in Arizona. Se da un lato le preoccupazioni di Apple di assicurarsi la produzione di zaffiro per il futuro potrebbero semplicemente essere il tentativo di assicurarsi una grande quantità di questo materiale per continuare a fare quel che fa oggi (copertura dell’obbiettivo della fotocamera e tasto home), dall’altro le dimensioni delle fornaci e la loro capacità lasciano pensare che non sia così.
Digitimes,una fonte storicamente che, va detto, non è il massimo dell’affidabilità, ha suggerito che l’approvvigionamento da parte di Apple di grossi quantitativi di vetro zaffiro potrebbe servire a produrre pannelli frontali per un futuro iPhone 6 con display da 5 pollici. La stessa fonte osserva, però, che l’apparecchiatura acquistabile con gli investimenti anticipati da Apple, potrebbe essere sufficiente per produrre vetro zaffiro per un numero di display compreso solo tra i 34 e 51 milioni all’anno. Questo volume, coprirebbe, quindi, solo una parte degli iPhone che Apple costruisce annualmente e, pertanto, l’idea di un prossimo iPhone 6 con display in zaffiro presenta basi tutt’altro che solide.
E che Apple non abbia intenzione di usare il vetro zaffiro che le consegnerà GT Advanced Technologies per un telefono, per quanto suggestiva ha numerosi indizi contrari. Tra di questi segnaliamo l’opinione di Perry Oosting, COO di Vertu, società che si occupa della creazione di cellulari di lusso per i quali il vetro zaffiro non sarebbe qualche cosa di astruso, ha dichiarato che Apple, dopo svariate sperimentazioni, abbandonò l’idea di utilizzare questo materiale per la creazione del display. Non va neppure sottovalutato il fattore costo; uno schermo in vetro aggiunge ad un iPhone un carico da tre a cinque volte inferiore a quello portato dal vetro zaffiro. Infine si aggiungono anche problemi di carattere tecnico; il vetro, come il Gorilla Glass, ha una trasmissività della luce superiore a quella del vetro zaffiro, questo significa colori più naturali e una superiore leggibilità.
Riassumendo: inizialmente l’accordo tra Apple e GTAT porterà ad incrementare la produzione di lenti e pulsanti home con Touch ID incorporato magari per la prossima generazione di iPad e di iPad Mini Retina. Non è da escludere, ed anzi appare più verosimile, la teoria secondo la quale il vetro zaffiro assicuratosi da Apple con questo accordo, servirà alla produzione dell’ “iWatch“, dispositivo di cui ormai si vocifera da tempo. In un futuro più lontano, quando problematiche di carattere tecnico ed economico saranno superate il vetro zaffiro potrebbe finire anche in altri dispositivi per altri scopi.