L’Xserve è sicuramente il modello della produzione Apple meno conosciuto dal grande pubblico: concepito per essere ospitato all’interno di armadi Rack nei centri dati di aziende e studi o nelle server farm di istituzioni e università ha un appeal molto relativo su chi vuole dotarsi di un computer con grandi capacità di elaborazione e vuole mostrarlo ai visitatori della propria azienda.
Ma le capacità di Xserve, ottimizzate per l’uso in combinazione con Mac OS X 10.5 server all’interno di sistemi di rete che usano anche Windows e Linux, ne fanno un oggetto dalle specifiche tecnologiche e prestazionali d’eccezione e l’architettura del sistema riesce a combinare come mai in precedenza la potenza dei processori Intel (in questo caso si tratta dei recentissimi Nehalem) alla versatilità e alla possibilità di una manutenzione facilitata.
Nelle foto che potete osservare su questa pagina di Macitynet potrete notare come Apple abbia fatto tesoro dei tanti suggerimenti pervenuti dagli utenti professionali per realizzare una macchina facile da gestire e da espandere nonostante il ridotto spazio che si potrebbe presumere disponibile per un sistema che può essere contenuto nello spazio di unità Rack.