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Apple vende il Titanium sotto costo?

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Apple avrebbe fatto tali sforzi in fatto di dotazione e sprecato tanto in materiali pregiati da rimetterci invece che guadagnare sui nuovi PB della serie Titanium. La sorprendete opinione è di alcuni analisti le cui dichiarazioni vengono riportate oggi da C/Net.
“E’ semplicemente impossibile produrre un portatile come Titanium e guadagnarci – sostiene Ken Dulaney di Gartner -; hanno usato un case interamente in Titanio. Si tratta di uno spreco senza precedenti. E un display tanto grande non si è mai visto su una macchina a questo prezzo. Si tratta sicuramente di un prodotto sul quale Apple ci rimette dei soldi”. Per quale motivo Apple avrebbe deciso di rilasciare un computer sul quale non solo non ci guadagna ma addirittura ci perde, ce lo spiega lo stesso Dulaney. “Stanno cercando di non perdere quote di mercato e se possibile di guadagnarne. Hanno paura di vedere allontanarsi i creativi e i pubblicitari”.
Anche altri esperti del settore, pur non credendo che Apple lavori in perdita, concordano sul prezzo estremamente basso rispetto al valore intrinseco della macchina. Tra questi c’è Matt Sargent di Ars. “Apple con il rilascio del nuovo PowerBook – sostiene Sargent – ha decisamente assunto un diverso approccio rispetto al mercato. Producevano buone macchine ma che se si faceva un confronto con quelle disponibili nel mondo PC non avevano il giusto rapporto prezzo-prestazioni. Ora il Titanium a 2600$ è la macchina più economica tra quelle che hanno un monitor da 15′”.
“Non so se ci rimettono dei soldi – sostiene Tin Scannel di Mobile Insight – ma se anche la politica dei prezzi bassi dovesse consentire loro di guadagnare il due o il tre per cento nel settore dei portatili ne sarebbe valsa la pena”.
Chi scrive, pur concordando con chi crede che il rapporto prezzo-prestazioni-dotazione del Titanium sia particolarmente favorevole, non crede in una operazione in perdita. Apple, certo non avrà  margini altissimi, ma l’utilizzo di una vecchia scheda madre, di un processore vecchio di 18 mesi e di una scheda video anche più stagionata, dovrebbe consentire a Cupertino di ricavare un profitto forse non stellare, ma certo senza attuare la politica suicida di vendere in perdita.
Più condivisibile la tesi di chi sostiene che il target di mercato fissato da Apple per il PB Titanium sia quello del settore dei professionisti e delle grandi aziende che sempre più offrono tra i benefits ai loro dipendenti un portatile.
Apple nel corso dell’ultimo anno, anche grazie al successo di iBook, ha visto crescere la sua percentuale nell’ambito dei laptop (nel corso del 2000 la percentuale dei portatili Mac dovrebbe essere vicina al 5%), “ma – secondo Scannell – il fascino di Apple non ha lo stesso appeal nel settore professionale quanto in quello consumer”. “La possibilità  di crescere ancora – sostiene Tin Deal di Technology Business News – risiede nella capacità  da parte del management di Cupertino di strappare gli utenti dei notebook a Dell, Toshiba e Sony e metterli a sedere davanti ad un PowerBook”.
Questa possibilità  potrebbe essere offerta da Titanium
“Nessuno ha un display tanto grande ad un peso così basso. Si tratta di un sistema davvero notevole, venderà  benissimo”, dice Matt Sargent. “Hanno fatto un lavoro egregio – dice ancora Tim Scanell – hanno fatto una macchina interessante dal punto di vista stilistico, ma non così trasgressiva come un iBook. Si vede chiaramente che il mercato a cui si rivolgono è quello dei professionisti e delle grandi società “

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