Apple torna al primo posto nella classifica americana dei computer più affidabili. Lo scettro viene assegnato a Cupertino da Rescuecom, una società che si occupa di assistenza in campo informatico. Apple aveva perso la vetta della classifica che deteneva da due anni, nei primo semestre del 2009, finendo dietro ad Asus e a Lenovo.
Apple ha avuto un punteggio di 374 che comunque è in calo rispetto a quello del secondo trimestre (394); la graduatoria viene stabilità misurando il numero di chiamate al servizio di assistenza in rapporto alla percentuale effettiva di mercato. Nel caso dei Mac le telefonate con richieste di aiuto nel corso dell’ultimo trimestre sono state solo il 2,4% contro circa il 9% delle percentuali di vendita che per gli Usa sono del 9% secondo IDC (la società di ricerca su cui Rescuecom misura i suoi dati).
Apple precede in classifica Lenovo e Asus. Quest’ultima è precipitata da un punteggio di 972 del primo trimestre al 166 del terzo trimestre. Il crollo della società asiatica non è troppo sorprendente, spiega Rescuecom. Il lancio dei suoi prodotti sul mercato americano è piuttosto recente e il numero di quelli nuovi (e quindi con minor numero di difetti anche dovuti ad anzianità ed usura) è elevato. Ora con il passare dei mesi il numero delle macchine che cominciano a zoppicare è inevitabilmente destinato a crescere.
A margine va anche presa nota anche del fatto che le cifre fornite da Rescuecom sono state spesso contestate sia da testate Mac che da testate PC per opposte ragioni. Le prime sostengono che misurare la percentuale di vendita del trimestre per fare un rapporto con le chiamate al servizio di emergenza di Rescuecom è utilizzare un parametro sbagliato perchè i Mac in circolazione anche molto vecchi sono un numero superiore a quello fissato dalle percentuali trimestrali. I giornali Pc spiegano invece che la percentuale bassa di utenti Mac che chiamano Rescuecom è spiegabile anche con il fatto che il servizio offerto dalla società americana non è particolarmente “Mac-friendly” e questo indirizza l’utenza della Mela verso altri lidi per avere assistenza, riducendo la percentuale di chiamate e aumentando artificiosamente la percezione di affidabilità .