Si avvicina il 27 gennaio e parallelamente iniziano ad infittirsi (o forse solo ad aggrovigliarsi) le indiscrezioni che dovrebbero permetterci di sapere già in anticipo quali saranno le caratteristiche del misterioso tablet della Mela. Come sempre quando si parla di Apple e di indiscrezioni, il condizionale e i piedi ben saldi a terra sono quantomeno obbligatori, a prescindere dalle fonti o dalle informazioni.
Il “rumor du jour” ruota intorno al design della “tavoletta” che sarebbe assai più simile ad un iPhone, e in particolare ad un modello di prima generazione, di quanto non ci si potrebbe immaginare. In particolare, dice questa sera AppleInsider, il tablet avrebbe un retro in alluminio con gli stessi tasti, un bottone “home”, quello di sleep e quello per il volume. Lo stesso per la connettività : jack da 3.5 mm, connettore dock da 30 pin altoparlante esterno, microfono, GPS, WI-FI e radio cellulare 3G. Il tutto su uno schermo da 10″.
Le fonti di AppleInsider puntano, per rendere un’idea sull’aspetto del dispositivo, ad un rendering di Flickr dove si trova un’interessante, per quanto stagionato, mock up, che potrebbe rendere discretamente le succitate caratteristiche, sebbene sia privo del tasto home. L’immagine è in fondo a questa pagina.
La descrizione che farebbe pensare al tablet come un iPhone agli steroidi, collima con altre immagini arrivate su Internet nel corso della giornata di ieri e pubblicate da MacObserver (immagine qui accanto). Si tratta, apparentemente, della parte frontale del dispositivo di Apple; anche qui si vede il foro per il tasto home ed anche una fessura paragonabile a quella presente su iPhone e dedicata all’altoparlante telefonico.
Vista la presenza di quest’ultima griglia acustica, sorge comunque il dubbio che un dispositivo di questo tipo, con schermo da 10″ e un peso sicuramente rilevante, possa essere effettivamente utilizzato a guisa di cellulare, cioè portato all’orecchio come faremmo con un vero iPhone.
Domande di questo tipo consigliano i piedi di piombo di cui parlavamo in apertura; in apparenza tutte le ipotesi formulate sono sì plausibili ma c’è sempre qualche cosa che non collima perfettamente. Solo Jobs e i suoi manager potranno mettere a posto tutti i pezzi del puzzle e per questo dovremo attendere mercoledì prossimo.
[A cura di Giordano Araldi]