Un nuovo canale separato dalla marea di programmi e giochi a basso prezzo di App Store e riservato ai videogiochi realizzati dai più importanti sviluppatori, con titoli proposti all’esorbitante prezzo, rispetto ai canoni App Store, di 19,99 dollari. Questo è il nuovo piano che le menti di Cupertino starebbero elaborando, secondo alcune voci che circolano da tempo tra gli addetti ai lavori e ora riprese dal sito Pocket Gamer.
Secondo le fonti del sito ora gli addetti ai lavori, sempre anonimi, sostengono che la decisione è stata presa e che Apple passerà presto ai fatti: il canale dei giochi di lusso dovrebbe così vedere la luce a breve. Sempre dando per scontato che i rumors siano poi alla fine confermati, appare difficile quantificare il lasso di tempo oppure prevedere un evento in cui Apple possa presentare la novità . Certo è perfettamente inutile aprire una sezione di giochi da 19,99 dollari (magari 19,99 euro?) completamente vuota o con troppo pochi titoli, e presentare la novità solo a giugno in occasione della WWDC.
Forse le voci di corridoio provengono proprio dai grandi sviluppatori già impegnati nella creazione dei super-giochi in grado di giustificare la spesa agli occhi degli utenti iPhone/iPod touch: contenuti più ricchi ma soprattutto un maggior numero di ore di divertimento garantite per ogni titolo acquistato. Per le software house il canale dei giochi di lusso ha molto senso: permetterebbe loro di diversificarsi e di emergere dalla marea di software più o meno piccoli che ha invaso rapidamente App Store.
Per Cupertino la mossa ha ancora più senso: Apple spinge da sempre iPhone e soprattutto il touch come console portatili in competizione con Nintendo DS e Sony PSP. La disponibilità di giochi più complessi, ricchi e dal prezzo sostenuto farebbe bene al flusso di ricavi di App Store ma soprattutto ai tascabili della Mela come piattaforma videoludica. Un mercato, quello dei videogiochi, che genera più fatturato dell’industria cinematografica in cui Apple non è presente e su cui sta puntando gli occhi.
