Apple entro sei mesi potrebbe lanciare un servizio di musica in affitto, simile a quello che caratterizza diversi negozi basati sulla tecnologia Windows Media Player. A lanciare la previsione è Les Ottolenghi, amministratore delegato di Intent Mediaworks, una società che si occupa di peer to peer e che opera con alcune importanti società impegnate nel multimedia.
Ottolenghi, citato da Paul La Monica, un giornalista di CNN Money sostiene di avere discusso dell’argomento con alcuni rappresentanti di Apple e di avere ricavato dai colloqui l’impressione che la strada verso una formula in abbonamento (si paga un canone mensile e si scarica quanta musica si vuole che suona fino a quando si paga lo stesso canone) è allo studio. “Penso – dice Ottolenghi – che stanno seriamente considerando questa materia anche se probabilmente negheranno”.
Secondo l’amministratore delegato di Intent Mediaworks il fatto che fino ad oggi questa formula non abbia funzionato non è una buona ragione per ritenerla sbagliata.
Il suo principale problema starebbe unicamente nel fatto che essa non viene adottata da Apple; se Cupertino la “sdoganasse” diventerebbe immediatamente più popolare. D’altra parte le case discografiche – dice Peter Leigh, un analista di Inside Digital Media citato sempre da La Monica, sono molto favorevoli a questa soluzione e potrebbero esse stesse spingere Apple verso questa direzione.
La soluzione in abbonamento potrebbe aiutare Cupertino a conquistare nuove fette di mercato, in particolare il pubblico che si rivolge ancora oggi al peer to peer.