Non solo l’iPhone, ma anche iPod sta generando un “mercato grigio” di notevole entità , tanto che Apple sarebbe sul punto di passare ai fatti nei confronti di 11 noti retailer britannici, accusati di acquistare iPod dagli USA e di rivenderli in UK ad un prezzo inferiore rispetto a quello ufficiale.
Apple ha intimato agli 11 venditori online di cessare l’importazione e la vendita di prodotti tutelati da diritti di distribuzione all’interno dell’Area Economica Europea, a meno che tali prodotti non siano stati introdotti da Apple stessa.
Inoltre Apple ha richiesto che i nomi dei fornitori della merce importata fossero forniti alla società di Cupertino, allo scopo di costringere tali società a risarcire la Mela per le spese legali e i danni provocati dal mercato grigio.
Uno degli 11 (sfortunati) importatori ha deciso di dire la sua sulla faccenda, sostenendo che il mercato di importazione rappresenta un bene per il portafoglio dei consumatori, accusando Apple di perseguire una politica di mercato volta a fissare un prezzo poco vantaggioso, aspetto evidenziato proprio dalle minacce di Apple, che l’importatore giudica farsesche.
Sicuramente il cambio di valuta in molti casi può risultare molto vantaggioso: si pensi al rapporto euro/dollaro, che rende molto conveniente un acquisto in dollari piuttosto che nella moneta europea. Il maggior peso economico della moneta del Vecchio Continente è acuito anche dal fatto che spesso i prezzi dei prodotti, se rapportati alle controparti USA, non rispecchiano assolutamente il rapporto di valuta, ma mantengono più una proporzione simile a 1 dollaro = 1 euro.