Quella che si apre lunedì è una settimana di particolare rilievo per il mondo Apple. Mercoledì, infatti, tutti gli sguardi saranno puntati su Cupertino dove saranno presentati i risultati fiscali del trimestre concluso a fine marzo. L’evento è significativo non solo per i fans e gli investitori della Mela ma per l’intero universo dell’elettronica di consumo e anche per il Nasdaq che usa ormai da diversi anni AAPL come un termometro per valutare gli umori dei consumatori.
Secondo quanto riferito nel corso del precedente resoconto Cupertino aveva previsto un fatturato tra 7,6 e 8 miliardi di dollari e profitti tra gli 0,90 e il dollaro per ciascuna azione. Se questi dati saranno confermati il fatturato sarà stato sostanzialmente stabile rispetto a quello dello scorso anno durante lo stesso periodo (7,51 miliardi di dollari) con profitti in leggero aumento (lo scorso anno 0,87 dollari per azione), ma diversi analisti sono convinti che i dati forniti da Apple, come al solito, sono dettati da una politica che tende a sottostimare le potenzialità delle linee di prodotto e le capacità di fare profitto e quindi Wall Street ha già fissato ai livelli più alti le previsioni per il trimestre.
Dal punto di vista dei pezzi venduti le più recenti previsioni puntano a 2,1 o 2,2 milioni di Mac e 10 milioni di iPod con circa 4 milioni di iPhone. Per quanto riguarda i Mac ci potrebbe essere una lieve flessione, gli iPod sarebbe stabili mentre per gli iPhone è impossibile fare un paragone con lo scorso anno nel corso del primo trimestre solare del 2008, Apple vendeva l telefono in pochi paesi. Un conronto attendibile si può quindi fare solo in rapporto al trimestre di Natale.
In proposito a Wall Street le opinioni divergono; alcuni analisti pensano a una forte riduzione delle vendite rispetto al trimestre precedente, altri osservatori puntano ad una stabilizzazione grazie alla richiesta dai mercati internazionali.
In tutti i casi l’obbiettivo di osservatori e investitori più che sulle unità vendute si focalizzerà sui profitti conseguiti (che ci si attende sostanziosi) e sul trimestre in corso che in molti ritengono possa essere il meno facile per Apple vista la mancanza di novità importanti. Il lancio di iPhone, capace di modificare lo scenario, potrebbe arrivare, ben che andasse, negli ultimi giorni del quarto e non sarebbe in grado di incidere sui 90 giorni che si chiudono a fine giugno; l’hardware desktop e persino gli accessori wireless sono stati rinnovati ad inizio marzo e per i portatili la prossima finestra per un upgrade rilevante potrebbe aprirsi sono in autunno. Sempre a fine estate o inizio autunno è previsto il lancio di Mac Os X Leopard.