Apple nella folle (e comunque preoccupante) giornata di Wall Street ha fatto un incredibile balzo in avanti guadagnando il 9% e chiudendo a solo 27 centesimi al di sotto del livello di venerdì, un successo clamoroso visti i cali tra il 15 e il 30% del valore azionario che hanno subito alcune concorrenti nel campo dell’elettronica di consumo.
La ragione della tenuta del titolo di Apple è in vari fattori. Uno di questi è che AAPL, calata del 40% durante l’ultimo mese, per posizione sul mercato, offerta di prodotti, immagine nella clientela, è sicuramente uno dei titoli più interessanti se non il più interessante nel Nasdaq per il rapporto che offre tra mercato potenziale, potenziale di crescita e capacità di rispondere al mercato stesso. Secondo alcuni analisti, come Yair Reiner di Oppenheimer, all’attuale livello di prezzo addirittura si potrebbero chiudere gli occhi sul potenziale di crescita; il valore delle azioni in sé è tanto basso da rendere comunque attraente l’acquisto di azioni AAPL anche all’attuale livello di mercato. “La svendita nel settore della tecnologia – ribadisce Scott Craig di Bank of America – offre la possiblità di acquistare azioni Apple a prezzi mai visti nel corso degli ultimi anni”.
Ma un secondo e ancora più interessante, sotto il profilo non solo degli investitori ma anche dei consumatori, è che Apple sembra posizionata per lanciare un attacco frontale al mercato mainstream, ovvero a quella nicchia del business informatico dove ad oggi è assente e che nel futuro immediato potrebbe essere la più redditizia sotto il profilo dei costi.
Le voci sul lancio di macchine portatili tra i 799 e gli 899 dollari vengono ritenute molto attendibili da parte degli analisti; se questa previsione fosse mantenuta Apple potrebbe essere in grado di continuare a crescere come ha fatto in passato e quindi restare a galla anche in un periodo di recessione come quello che sembra ormai all’orizzonte. In pratica in un momento in cui i clienti, business e consumer, saranno più attenti al loro portafoglio, Apple andrà ad offrire loro prodotti economici ma con il marchio della Mela, il che potrebbe porterebbe i Mac a concorrere con buone prospettive di successo in un settore dove oggi Cupertino è stata assente.
Insomma, Apple potrebbe essere in procinto di cambiare la strategia che ha avuto nel corso degli ultimi anni, riducendo i margini sulle macchine per aumentare le vendite e fare, più meno, gli stessi soldi, questo almeno quando la strategia sarà a regime.
Indizi in questo senso si sono avuti fin dal luglio scorso quando Peter Oppenheimer, Cfo di Apple, aveva sottolineato come nel corso dei mesi a venire il bilancio sarebbe stato caratterizzato da margini inferiori per l’avvento di nuovi prodotti sui quali Cupertino avrebbe guadagnato di meno. Questo momento potrebbe essere giunto e la data da segnarsi sul calendario potrebbe essere quella di martedì.