Anche l’Italia ha avuto il suo “special event” agostano. Oggi nella ricercata cornice del Gran Visconti Palace di Milano, Apple Italia ha presentato alla stampa i nuovi prodotti di Cupertino, precedentemente introdotti da Steve Jobs durante il keynote d’inizio mese.
Abbiamo così assistito ad una replica della presentazione dell’iCeo di Apple, durante la quale si sono susseguiti su schermo i nuovi iMac, la nuova suite iLife ’08 e iWork ’08, con Numbers a farla da padrone. Oltre ovviamente a toccare con mano i nuovi all-in-one della Mela, presenti in entrambe le versioni da 20 e da 24 pollici
Un prodotto come sempre stupefacente, dalle rifiniture impareggiabili, sottile come mai avremmo potuto immaginare e pienamente confacente allo stile Apple.
Alcuni osservatori non hanno apprezzato la decisione di Steve Jobs di abbandonare il classico bianco, ormai diventato il colore di Apple. Noi, dal nostro canto, possiamo assicurare che l’alluminio rende giustizia ad uno stile mai legato semplicemente ad una tonalità cromatica, ma caratteristico di un proprio DNA e adattabile a qualunque materiale si decida di scegliere.
Purtroppo non abbiamo potuto osservare la nuova tastiera wireless, presentata su schermo ma concretamente latitante dall’evento. Spinti dalla curiosità abbiamo posto una domanda che negli ultimi giorni ha frullato nella mente di molti Apple-fans: perché è scomparso il tasto “mela” dalla tastiera?
Presto detto: il periodo attuale vede molti “switch”, molte persone stanno decidendo di passare da PC a Mac. In quest’ottica Apple ha deciso di utilizzare le lettere “cmd”, perché più universalmente riconoscibili da ogni tipo di utente, sia Mac (abituati a conoscere la nomenclatura “command” corrispondente al tasto Mela”, che non Mac, magari spiazzato dalle istruzioni che contenevano la dicitura “command” senza che la stessa potesse essere individuata sui tasti..
Ad essere sinceri la risposta non ci ha particolarmente soddisfatto e non è detto che Cupertino possa tornare sui suoi passi in un futuro.
E’ stata poi la volta di una lunga presentazione dedicata al nuovo iLife . iPhoto e iMovie hanno fatto la parte del leone; un veloce accenno a Garage Band e iWeb, e una rapida citazione su iDVD.
Niente da dire su iPhoto, che si è dimostrato come sempre capace di superare se stesso e di disegnare un nuovo standard di eccellenza. Le nuove modalità di integrazione e sharing online catapultano iPhone in pieno Web 2.0, consentendo un’esperienza comunitaria online grazie alla Web Gallery.
Il controverso iMovie, invece, aveva creato un po’ di mal contento, vista l’eccessivo allontanamento dalla precedente versione. La ragione di questa riscrittura sta nella volontà di creare un software che si adattasse proprio al panorama di social networkig esploso negli ultimi mesi. Ci si trova di fronte quindi al software ideale per manipolare rapidamente filmati e spezzoni, costruirli, assemblarli e condividerli.
Una filosofia che fa dell’immediatezza la sua pietra angolare, forse perdendo alcune caratteristiche più “classiche” ma che saprà svolgere bene il suo lavoro. D’altrode il vecchio iMovie è ancora a portata di mouse.
L’evento si conclude con la presentazione di iWork ’08, suite di produttività che finalmente si completa con l’introduzione di Numbers.
Keynote si mostra in tutta la sua magnificenza, con nuove transizioni ed effetti di testo, l’utile opzione Instant Alpha e la funzionalità per creare animazioni e spostamenti di oggetti statici, tutte nuove funzioni mostrate durante l’odierno keynote.
Pages, come risaputo, smigliora ulteriormente, diventando un word processor ancora più competitivo e potenziando le già ottime opportunità offerte come impaginatore.
E veniamo a Numbers, l’atteso foglio di calcolo che vorrebbe ritagliarsi la sua fetta di mercato “prosumer” a metà strada fra le esigenze di chi desidera un foglio di calcolo nudo e crudo a-la Excel, e quelle di chi ricerca qualcosa di diverso, capace di creare documenti piacevoli e che riescano a distaccarsi dalla freddezza di numeri e celle.
Numbers è tutto questo, unito a funzionalità tipicamente Apple: facili da usare e geniali nella loro semplicità , quasi a creare spontaneamente la domanda “Era così ovvio! Ma perché nessuno l’ha mai realizzato prima d’ora?”.
Perché per certe cose ci vuole Apple e anche questa presentazione l’ha dimostrato. niente di macchinoso, complicato o troppo ingarbugliato. Tutto è filato via liscio come l’olio, come il design pulito del nuovo iMac, lo skimming di iMovie o la funzione di printing di Numbers.
In coda alla mattinata, abbiamo provato a scucire alcune informazioni sul futuro dell’iPhone in Italia… ma i nostri sforzi sono stati vani. Un “no comment” ci ha condotto alla fine dell’evento, in attesa del prossimo annuncio della Mela.
Nei prossimi giorni metteremo online le recensioni approfondite dei software che fanno parte delle due suite di Apple e le impressioni d’uso dei nuovi iMac.