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Apple perde soldi per ogni film venduto?

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Apple perde soldi per ogni film venduto tra quelli rilasciati in contemporanea con i DVD. Questa la tesi sostenuta dal Wall Street Journal.

Secondo il giornale finanziario Cupertino avrebbe accettato di pagare sostanzialmente di più ciascun film rispetto al prezzo praticato ai clienti. Tradotto in pratica Apple pagherebbe ciascun film 16$ per incassarne solo 14,99. La ragione di un servizio che perde denaro sta in due essenziali fattori: la necessità  di accreditarsi come principale interlocutore degli studios nel settore della digitalizzazione dell’€™intrattenimento anche per quanto riguarda i film e la prospettiva di un recupero del denaro perduto sul servizio sui profitti generati dall’€™hardware.

La logica non è nuova nel campo dell’€™industria dell’€™intrattenimento. Sony e Microsoft percorrono questa via dalla direzione inversa, perdendo denaro (molto denaro) su ogni console venduta per poi recuperare sul software che viene usato su di esse e sugli strumenti di programmazione. Nel caso di Apple a generare profitti dovrebbero essere i Mac, gli iPod, Apple Tv, iPhone, ovvero tutti quei supporti usati per vedere i film sui quali Apple perde soldi. Per altro Apple ha già  dimostrato di saperci fare quando ha lanciato iTunes per la musica digitale; numerosi osservatori hanno dimostrato che anche se Apple avesse perso soldi sul negozio (cosa che poi in realtà  non è avvenuta) ne avrebbe guadagnati molti, molti di più vendendo grazie al negozio gli iPod.

Quanto sostiene il Wall Street Journal appare attendibile anche alla luce di quanto accaduto nei mesi scorsi. Wal-Mart aveva minacciato di non boicottare quelle case cinematografiche che avessero concesso ad Apple di vendere film ad un prezzo inferiore a quello che viene praticato ai suoi negozi. I 14,99$ sono sicuramente inferi al prezzo all’€™ingrosso dei DVD, mentre 16$ sono più o meno il costo praticato a Wal-Mart. Le case cinematografiche non scontenterebbero in questo modo il colosso del retail che negli Usa produce circa il 40% del fatturato dei Dvd.

Se Apple spera di avere successo con la sua strategia, le case cinematografiche, di certo, ne hanno fin da subito, almeno dal punto di vista economico. Un film in digitale, come ovvio, ha costi vivi molto più bassi di quelli di un DVD; al contrario di un disco non ha supporto, stampa, carta, imballo. Non si paga per il trasporto e per la distribuzione, nè di ha il problema dei magazzini e dei resi. Risultato: dei 16$ pagati, presumibilmente, da Apple, secondo alcuni calcoli vanno in tasca alle major 11$; da un DVD venduto allo stesso prezzo si guadagnano circa 3$. Questa è la ragione esplicita per cui Warner ha deciso di lanciare i film in digitale nello stesso giorno del rilascio in DVD; a fronte di una riduzione del numero dei DVD affittati del 3/5%, il guadagno cresce del 370%

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