Apple guadagna terreno nella classifica delle aziende più ‘verdi’ nel campo dell’elettronica. La graduatoria compilata, come ogni trimestre, da Greenpeace vede Cupertino risalire di quattro posizioni, dalla quattordicesima alla decima con un punteggio di 4,7 punti.
‘Tutti i prodotti Apple ora sono liberi da PV e BFR – dice l’associazione ambientalista – con l’eccezione dei cavi che non sono ancora completamente prive di PVC’. Cupertino viene elogiata anche per la campagna sui MacBook di cui vengono sottolineate le caratteristiche ‘verdi’. Nel documento che accompagna il rapporto si sottolinea anche l’avvio di una campagna di ritiro e riciclo dei prodotti in Cina, Hong Kong, Nuova Zelanda, Corea e Australia
Note di demerito, invece, per avere definito come completamente privi di PBC e BFR prodotti che in realtà (per causa dei cavi) ancora ne contengono. ‘Apple – aggiunge Greenpeace – deve ancora dichiarare chiaramente quando intende cancellare dalle sue linee di prodotto qualunque sostanza tossica, fissando date esplicite e migliorare la sua politica sui prodotti chimici e nei rapporti sulla gestione degli stessi’. Greenpeace chiede ad Apple anche di rendere espliciti i sistemi con cui viene calcolata l’emissione di gas serra dei suoi prodotti.
La classifica delle aziende verdi è dominata da Nokia che raggiunge 7,5 punti, seguita da Samsung e Sony Ericsson. Philips è al quarto posto con un balzo in avanti di ben 11 punti grazie ad una nuova politica di riciclo dei dei suoi prodotti. All’ultimo posto si trova sempre Nintendo che occupa questa posizione da molto tempo.
Da notare che Dell e Lenovo scendono in classifica per non avere mantenuto le promesse di eliminazione delle sostanze tossiche. Il quint’ultimo posto e la retrocessione della società di Round Rock suonano abbastanza ironiche se si considera che non troppe settimane fa in un blog Bob Pearson, manager di Dell aveva aspramente criticato Apple per fare ecologia ‘a parole, mentre noi – diceva Pearson – facciamo i fatti’