Street View con la sua visione 3D e foto-realistica delle strade cittadine, così come il download diretto dei podcast e tantissime altre funzioni accattivanti e anche appariscenti del Firmware 2.2 rischiano di far passare in secondo piano una novità fondamentale per tutti gli utenti italiani di iPhone e iPod touch. Ci stiamo riferendo ai miglioramenti che Apple ha finalmente introdotto nella funzione di correttore automatico.
Anche chi ha utilizzato per pochi istanti iPhone o iPod touch per pochi istanti e per scrivere qualche messaggio di prova nota uno strano comportamento del correttore. Quest’ultimo in situazioni di urgenza ma anche semplicemente con l’andare del tempo si trasforma in una vera fonte di disperazione. Scriviamo “che” e alla fine del messaggio scopriamo che la parola è diventata “chè” con un accento aggiunto che noi non abbiamo mai desiderato né inserito. Molti utenti alla fine si rassegnano e lasciano nel testo le correzioni errate del correttore di iPhone/touch.
Dalle prime brevi prove eseguite da Macity risulta evidente che Apple ha sensibilmente migliorato il comportamento del correttore: ora “che” e diversi altri termini, come ad esempio gli usatissimi “qui” “chi”, vengono scritti come l’italiano richiede. Alcuni sostantivi che venivano “futurizzati” (viaggio, richiamo, subito…) sono ora scritti correttamente Purtroppo rimangono ancora altre buchi, come per esempio il fastidiosissimo “m’a” che viene inserito dal correttore in automatico ogni volta che scriviamo “ma”; “compro” continua a diventare “comprò”e “racconto” “raccontò”.
Infine vale la pena notare che Apple ha anche inserito una nuova funzione che permette di disattivare il correttore automatico e questa è senza dubbio la soluzione più rapida e indolore. Si trova in Impostazioni, Generali, Tastiera. Se il miglioramento apportato a correttore automatico non risulta ancora sufficiente per i nostri messaggi, ora almeno possiamo disattivarne il funzionamento perdendo, spesso, meno tempo di quanto se ne impiega a correggere, nella speranza che al prossimo “giro” la correzione sia totale.