La rivincita dell’Europa. Potremmo provare a titolarlo in questo modo il trimestre fiscale di cui questa sera sono stati presentati i dati essenziali. Che sia il Vecchio Continente il vero vincitore per le vendite e per il fatturato lo dicono alcuni numeri: 34% in più di unità vendute, 40% di fatturato anno su anno. Solo il mercato dell’Asia e Pacifico fa meglio percentualmente dell’Europa, ma il business generato tra Australia e alcuni paesi del lontano oriente (da cui è comunque escluso il Giappone che viene contabilizzato come regione separata), è di oltre un terzo più piccolo (313mila unità vendute contro 1,068 milione dell’Europa) e genera un fatturato di 2,7 volte inferiore (5,025 contro 1,813 miliardi di dollari).
Apple va molto bene anche trimestre su trimestre (+40% in unità vendute e +55% in fatturato), mentre il mercato Asia e Pacifico fa bene per il fatturato (+71%) ma meno bene per le unità vendute (solo +8%). Le Americhe vendono anno su anno il 30% in più di unità e realizzano un +15% nel fatturato, ma anno su anno vendono il 5% in meno in unità e crescono solo del 16% in fatturato. Il Giappone al contrario cresce molto anno su anno in unità (+33%), meno anno su anno (+6%). Il mercato dei negozi, che Apple calcola come se fosse una zona separata dal resto dei suoi mercati, è cresciuto del 34% in unità e del 13% in fatturato anno su anno mentre sequenzialemente ha fatto segnare un +3% in CPU ma è calato del 3% in fatturato.
Complessivamente in Europa Apple ha generato il 32% del suo fatturato, non troppo distante dal 38% che la Mela genera nelle Americhe. Lo scorso trimestre l’Europa pesava per il 28% e lo scorso anno di questo periodo il 30%. Il continente americano lo scorso trimestre valeva il 43% del mercato di Apple, nello stesso trimestre del 2008, era a circa il 45%, come dire che Apple, almeno a giudicare dal trend, sta diventando sempre più un’azienda sbilanciata al di fuori dal giardino di casa, costituito essenzialmente dagli Usa.
Dando uno sguardo al mercato suddiviso per tipologia si vede come i portatili stiano cominciando a manifestare un certo affaticamento. Anno su anno le vendite e il fatturato sono stati positivi (+18% e +9% rispettivamente), ma trimestre su trimestre si nota un calo (-6% in unità e -5% in fatturato). Considerando che quello di Natale è un periodo solitamente molto adatto all’acquisto di questo tipo dispositivi, pure tenendo in considerazione che il trimestre di settembre è quello degli acquisiti didattici, se ne potrebbe dedurre che anche le vendite, oltre che il naturale invecchiamento della gamma, consigliano un rinnovo. Godono, come ovvio visto che il rinnovo delle macchine qui è appena avvenuto, di buona salute i desktop: +70 in unità e +62% in fatturato anno su anno e +57% e +55% trimestre su trimestre. Nonostante la flessione i portatili di Apple rappresentano il 62% del fatturato delle macchine vendute complessivamente da Apple e il 63% delle vendite in termini di unità .
Ma la lotta “interna” tra desktop e laptop sembra meno rilevante del confronto tra il fatturato generato dalle CPU a confronto con quello totale che Apple produce con altri prodotti, iPod, iPhone, software e servizi. I 4450 miliardi di dollari prodotti da desktop e laptop sono al 28% del fatturato totale sviluppato da Apple, lo scorso anno erano al 30%, il passato trimestre al 32%.
L’iPhone è protagonista in questa riduzione dell’importanza del mercato dei computer veri e propri per Apple; il telefono e i servizi correlati ad esso con 5578 miliardi di dollari superano il fatturato delle CPU (35,5% del fatturato), gli iPod con 3391 miliardi di dollari non sono troppo distanti in quanto a peso economico. L’iTunes store con 1164 miliardi di dollari è anch’esso una pedina fondamentale nel fatturato.
Anno su anno i risultati migliori li fa iPhone con un +100 in unità e un +90% in fatturato (+19% in unità e +21% in fatturato). Gli iPod calano dell’8% in unità ma crescono dell’1% in fatturato anno su anno (per effetto dello spostamento di parte del mercato verso iPhone e una maggiore incidenza dell’iPod touch) ma salgono del 106% in unità e del 117% in fatturato rispetto al trimestre precedente grazie al rinnovo della gamma.
Infine le periferiche e altro hardware, in sostanza basi Airport e accessori, guadagnano in fatturato il 21% anno su anno e il 20% trimestre su trimestre.