Rispetto all’attuale Web Gallery di .Mac, il servizio fotografico di MobileMe manterrà praticamente tutte le caratteristiche attuali (condivisione online delle immagini, compatibilità con iPhone e con Apple TV, uploading via e-mail, ecc), aggiungendo ora la nuova interfaccia web.
Molto simile ad iPhoto, MobileMe Gallery consentirà di caricare le immagini direttamente da browser, creare album, modificarne l’ordine delle immagini, ruotare i file e cancellare le fotografie che si desidera eliminare, tutto grazie al solo browser ed alle funzionalità integrate.
Come detto. sarà poi possibile pubblicare le immagini da iPhoto, oppure tramite iPhone, per poi osservarle direttamente online tramite le modalità di visualizzazione offerte dalla galleria; si potranno osservare tramite Apple TV, scaricare (se consentito) o anche far sì che altri utenti possano partecipare alle creazione del web album.
Anche in questo caso sono disponibili molti concorrenti per il servizio della Mela; forse questo è il caso in cui MobileMe più risente degli avversari. Se infatti da una parte possiamo ricordare programmi come Photobucket, orientato interamente online e dotato di integrazione com molti altri servizi della rete (blogging, eBay, Facebook, e così via) ma privi del supporto desktop, già il noto Picasa di Google offre una completa alternativa a MobileMe Gallery.
Applicazione online in ottima sinergia con il software desktop, con numerose funzioni di pics-sharing e altre basilari di pics-editing: questa la ricetta di Picasa, che va ad integrarsi alla perfezione con le Google Apps, sicuramente anche con il futuro Android. Se già Picasa rappresenta una buona alternativa per MobileMe Gallery, il confronto con un altro popolare servizio risulta ancora più emblematico.
Parliamo di Flickr, servizio di Yahoo! ormai leader del settore fotografico online; Flickr offre tutto per la fotografia: supporto desktop con numerosissime applicazioni Mac e PC (fra cui iPhoto e Aperture), presenza di plug-in per l’uploading via Mac, PC o cellulare (anche per iPhone), interfaccia 2.0 di caricamento via browser, editing delle immagini avanzato via Picnik, geotagging modificabile online direttamente su mappa e, soprattutto, una ampia possibilità di sharing online attraverso una filosofia 2.0 che lo stesso Flickr ha contribuito a sviluppare.
Il tutto offerto gratuitamente, sebbene si possa accedere a opzioni più professionali pagando un abbonamento annuale di 24.95 dollari, per i quali si accede anche all’uploading video.
Ovviamente il servizio di Yahoo! non ha la semplicità della controparte Apple, ma tale differenza è dovuta anche alla disparità di funzioni disponibili per i due web service.
Il paragone con Flickr è forse emblematico per rendersi conto di quali siano i difetti insiti in MobileMe, carenze di cui abbiamo giù parlato, individuando una troppo debole propensione dell’erede di .Mac al social networking.