“Per la prima volta dal 1999, quando iniziammo a seguire questa evoluzione del mercato, Apple ha dato un colpo di prima grandezza a Microsoft”, dice Geoff Johnton di WebSideStory, società di analisi specializzata in ricerche sul web. A confortare questa indicazione, c’è il dato stimato dall’azienda: nel mese di aprile per la prima volta Apple ha superato la tradizionale barriera del 3% di navigatori della rete, arrivando al 5,6% negli Usa.
Se poi si sommano i dati del mondo PowerPc e Intel della piattaforma Mac, il risultato per aprile è ancora più netto, segnando un 6,2%. Ovvero il doppio in poco meno di otto mesi.
“Quando si vede qualsiasi piattaforma o applicazione, come Firefox ad esempio, superare il 5%, allora non puoi più fermarla”, commenta l’analista. Che aggiunge la considerazione che adesso gli sviluppatori di siti e applicazioni web “dovranno cominciare seriamente a porsi il problema della compatibilità con la piattaforma Mac: è il mercato a volerlo”.
Dall’avanzamento nel mondo web, a scapito soprattutto della piattaforma di Microsoft, l’analista deduce anche che qualcosa stia cambiando profondamente nel settore dell’hardware e dei sistemi operativi. L’erosione, infatti, “comincia anche ad essere sensibile nelle quote di mercato tra Mac e Pc. Qualcosa di profondo sta cambiando e assistiamo alla nascita di un trend che non si arresterà nel medio periodo”.
Cambia anche il mix di navigatori del mondo Pc, dove Windows si attesta al 90% circa: adesso infatti sta cominciando ad emergere Vista, il nuovo sistema operativo di Microsoft, che è gunto al 3% nel mese di aprile.